Connettiti con noi
My Library

Primo Piano

Il Gridas rischia lo sfratto. L’appello al Comune: «È giunta l’ora dei fatti»

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

Il tempo stringe e il Gridas-Gruppo risveglio dal sonno – di Scampia rischia uno sfratto (imminente) se il Comune di Napoli non darà pieno riconoscimento al centro culturale, fondato negli anni 80 da Felice Pignataro e famoso per le tante iniziative in favore del territorio e per il carnevale con la tradizionale sfilata dei carri allegorici.

Dopo molte peripezie burocratiche, nel 2019 si è scoperto che l’immobile del rione Monterosa rientra nella disponibilità dell’ente comunale e non dell’Acer (ex Iacp) alla quale negli anni è stato chiesto di trovare una soluzione attraverso una permuta ora non è necessaria. L’ansia di veder perduto da un momento all’altro quanto costruito in 40 anni è forte.

“Il 26 ottobre – afferma in proposito la vedova di Felice Pignataro Mirella Lamagna- c’è la nuova udienza del processo civile al nostro carico e sarebbe opportuno che in quell’occasione noi potessimo dimostrare con un atto concreto la piena legittimità ad utilizzare l’edificio: ed è questo che chiediamo al Comune di Napoli “.

Nelle scorse settimane Mirella Lamagna, sua figlia Martina Pignataro e gli altri attivisti del Gridas hanno sentito l’esigenza di scrivere una lettera aperta alla città e al sindaco Luigi de Magistris per difendere il bene pubblico. ” Ci affidiamo anche a San Ghetto Martire, il nostro protettore” e simbolo del Gridas, raffigurato sui santini sulle magliette e riproodotto con una statua che sfila do tanto in tanto per proteggere le periferie, aggiunge Lamagna dinanzi a Palazzo San Giacomo nella mattinata in cui era previsto un incontro tra Comune e ex Iacp alla presenza degli attivisti del Gridas. La riunione è rinviata a mercoledì, quando l’assessore comunale al Patrimonio dovrebbe discutere della vicenda Gridas con i vertici dell’Acer.

“Temiamo che l’immobilismo continui e non vogliamo fermarci alle parole di chi ci dice che anche se perdiamo il processo non ci sfratteranno mai. È giunta l’ora dei fatti, della concretezza rispettando quanto costruito da Felice Pignataro” conclude Mirella Lamagna che dal 2010 combatte con vicende giudiziarie civili e penali e grane normative per consentire al centro culturale Gridas di continuare ad esistere nel luogo della sua nascita. 

di Antonio Sabbatino

Primo piano

medolla 24 ore fa

Legambiente, in Campania solo il 12% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità

Gravetti 4 giorni fa

Accordo AIC e AVIS: colazioni senza glutine per i donatori celiaci

medolla 6 giorni fa

Suicidio, Telefono Amico: “Oltre 3mila richiesta d’aiuto in soli 6 mesi”

Gravetti 7 giorni fa

Giornalisticidio a Gaza: oltre 270 reporter uccisi. «Si vuole spegnere la verità»

Salta al contenuto