A dieci anni dall’inizio dell’attività, la cooperativa Lazzarelle, impresa sociale tutta al femminile nata nel 2010 nel carcere di Pozzuoli, ha inaugurato il Lazzarelle Bistrot nella Galleria Principe di Napoli. Il Bistrot, realizzato grazie al supporto della Fondazione Charlemagne e di UniCredit, aspira a contribuire al rilancio di uno dei siti più suggestivi e affascinanti di Napoli e a diventare un luogo di socialità, di incontri e appuntamenti culturali, che ospiterà anche i prodotti che provengono da tutte le realtà detentive del Paese e dove continuerà l’esperienza di riscatto ed emancipazione tutta femminile. Il progetto della cooperativa Lazzarelle negli anni ha coinvolto 62 detenute, dando loro la possibilità di mettersi alla prova producendo caffè artigianale nel rispetto dell’antica tradizione napoletana. Il caffè delle Lazzarelle è infatti prodotto seguendo i tempi naturali di preparazione e prestando attenzione all’aspetto ecologico: le confezioni di plastica sono prive di alluminio e possono essere smaltite con la raccolta differenziata. Il sostegno di UniCredit – realizzato grazie ai fondi del progetto “Carta E”, la carta di credito a contribuzione etica che, con il semplice utilizzo e senza alcun costo aggiuntivo, alimenta un fondo destinato a sostenere iniziative di solidarietà sul territorio – ha permesso, in particolare, l’acquisto di beni strumentali funzionali all’avvio del Bistrot per offrire un ulteriore un percorso di reinserimento sociale per quattro donne detenute nel carcere di Pozzuoli che saranno impegnate nella gestione del servizio del nuovo Bistrot. All’inaugurazione hanno partecipato oltre alla presidente della cooperativa Lazzarelle Imma Carpiniello, la direttrice del carcere di Pozzuoli Carlotta Giaquinto, l’assessore ai giovani del Comune di Napoli Alessandra Clemente, il garante dei detenuti del Comune di Napoli Pietro Ioia.

di Giuliana Covella