“La giustizia ha fatto il suo corso e che certamente non ripaga il dolore, le ferite e le sofferenze della piccola Noemi. A lei  è rivolto il nostro pensiero, entrata nei cuori di tante persone, dal Nord al Sud, persone meravigliose, appassionate, e generose. Persone attaccate alla vita come al primo e al più prezioso dei beni comuni. Una sentenza che ci invita tutti a continuare ad impegnarci sempre di più con corresponsabilità e maggiore consapevolezza per liberare il nostro paese dalle mafie e dalla corruzione ma soprattutto vuole offrire un segnale ai tanti giovani pronti ad arruolarsi al servizio della camorra e far capire che possono e devono scegliere una strada diversa da quella criminale che significa alla fine solo carcere e vivere una vita di nascosto. Libera si è costituita parte civile nel processo a fianco della famiglia di Noemi con il desiderio di dare un proprio contributo nell’attività di “partecipazione e presenza responsabile” nei territori per l’affermazione della cultura della legalità nei contesti in cui le organizzazioni criminali seminano terrore, rapinano risorse ed impediscono il progredire di una crescita culturale, economica, sociale e civile di un territorio. La memoria di questi terribili e orrendi momenti che ha vissuto Napoli e l’intero Paese dovrebbe diventare impegno di tutti contro le mafie, la corruzione,le sopraffazioni, le violenze.” In una nota avvocato Enza Rando, vicepresidente di Libera commenta la sentenza che ha condannato a 18 anni di reclusione Armando Del Re e a 14 anni suo fratello Antonio, ritenuti responsabili dell’agguato a colpi di pistola esplosi tra la folla, avvenuto il 3 maggio 2019 in piazza Nazionale, a Napoli, nel quale venne anche gravemente ferita Noemi, una bimba che all’epoca dei fatti aveva 4 anni.

di Giovanna De Rosa

 

di Emanuela Rescigno