Un nuovo nome, nuovi obiettivi, nuovi progetti, ma sempre un unico motore principale: sport e integrazione come connubio indissolubile. Dopo l’emergenza Covid e la ripresa del mondo del calcio anche l’Afro Napoli si prepara a tornare in campo. E lo fa con una nuova identità: il club multietnico fondato da Antonio Gargiulo si trasforma in Napoli United. Una scelta che rispecchia l’evoluzione del progetto della squadra, tesa verso obiettivi sportivi sempre più ambiziosi e, allo stesso tempo, intenzionata a mantenere la vocazione sociale che ne è alla base. Un progetto  che è frutto di un processo di integrazione sociale che oggi si è allargato al di là degli ideali confini “afro-napoletani”, accogliendo in squadra, oltre che giovani promesse del calcio partenopeo e provenienti da diversi Paesi africani, anche calciatori sudamericani e di altre etnie, cui ha offerto, attraverso lo sport, opportunità concrete di convivenza paritaria, grazie al prezioso sostegno di Gesco di cui l’associazione sportiva fa parte. Ma la neonata Napoli United rispecchia anche l’orientamento del club, oggi a tutti gli effetti il secondo della città, a lavorare con maggiore impegno e professionalità, per affermarsi come una realtà sempre più importante nel panorama sportivo locale.

IL PROGETTO – A questa scelta corrisponde anche un nuovo logo, come spiega il presidente Gargiulo: «Con l’inizio dell’undicesimo anno di vita della società si è voluto rinsaldare il legame con Napoli, città che riconosceremo sempre accogliente, antirazzista, multietnica e multiculturale, restituendo il senso di un’integrazione sociale che vogliamo considerare compiuta». «Sull’onda poi dei valori che ci hanno accompagnato – ha aggiunto – e dell’entusiasmo dei risultati delle ultime stagioni, abbiamo deciso di fare un passo avanti anche nel progetto sportivo. Da qui il nuovo stemma che è l’unione tra il simbolo della squadra, il leone e l’aggiunta del colore azzurro che rappresenta il colore del mare e del cielo della nostra città». Dalla prossima stagione il club tornerà  a giocare a Napoli, dopo aver a lungo “militato” a Mugnano. «Il nostro sogno – conclude il presidente – è giocare al campo San Gennaro del Rione Sanità, un quartiere che rappresenta al meglio la nostra città. Siamo fiduciosi che i lavori di ristrutturazione in corso siano ultimati prima dell’inizio del prossimo campionato».

di Giuliana Covella