Visita questa mattina agli artigiani dei pastori di San Gregorio Armeno del dottor Paolo Ascierto, oncologo del Pascale, uno dei medici simbolo della lotta alla pandemia di Coronavirus di questi mesi. Nei mesi scorsi Ascierto aveva ricevuto in regalo dal maestro Gambardella una statuina che lo raffigurava come ringraziamento per il lavoro profuso per attenuare gli effetti del Covid anche grazie alla sperimentazione del farmaco Tocilizumab e in quell’occasione l’oncologo aveva promesso di recarsi dai maestri dell’arte presepiale appena le circostanze l’avessero reso possibile. «Mi è sembrato giusto venire a salutare gli amici di San Gregorio Armeno che sono stati così gentili in quel momento così intenso e drammatico all’inizio della pandemia portandoci le statuine al Pascale – il commento di Ascierto –  Il momento è difficile anche per questi maestri ma bisogna essere ottimisti e sono convinto che prima o poi le cose si risolveranno. Ogni anno a dicembre organizzo dei convegni in cui partecipano amici degli Stati Uniti e dagli altri posti e per loro San Gregorio Armeno è una tappa fissa». Chiacchierate con gli artigiani e anche attestati di stima ricevuti da parte dei cittadini che lo incrociano, Ascierto si gode l’abbraccio di Napoli. «Tutto questo mi emoziona ma il pensiero va a tutti i colleghi che sono stati in trincea».

IL VIRUS – Inevitabile un passaggio sull’evoluzione della curva epidemica. «Noi dobbiamo convivere con il virus, che ancora circola fra di noi e non ci deve esser nessun rompete le righe. In virtù di questo, focolai come quello del casertano possono verificarsi. È importante individuarli e isolarli immediatamente. I numeri di positivi in Campania sono bassi e si sta gestendo nel migliore dei modi quel focolaio. Noto che c’è la cultura della mascherina ma non basta. Bisogna evitare assembramenti e igienizzarsi le mani» conclude l’oncologo.   

di Antonio Sabbatino