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Vacanze detraibili, ma non solo. Voucher e Bond per rilanciare il turismo e l’economia in Campania

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Le vacanze in Italia acquistate in anticipo e deducibili dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta degli Holiday Bond, l’idea per il rilancio del turismo che porta la firma di Stefano Pisani, sindaco di Pollica, una delle perle del Cilento (Salerno), ovvero dei voucher vacanze per i clienti che possono così garantirsi un soggiorno – ma anche una cena, una notte in hotel e tutto quanto faccia parte dell’offerta turistica del territorio – in una località italiana, potendone usufruire dalla fine della pandemia per il Covid-19 fino a dicembre 2022. Il voucher è uno strumento pensato per immettere liquidità nel circuito turistico che sta già scontando le conseguenze delle restrizione dovute al Virus, con un pesante impatto economico e sociale, secondo le stime di Demoskopika da miliardi di euro in perdita per Campania, Puglia, centinaia di milioni per Calabria e Basilicata. “E il tutto senza incidere sui conti dello Stato perché la misura finirebbe sul bilancio del 2021 – spiega il sindaco di Pollica -, non credo che lo stesso Stato possa garantire tanta liquidità nei prossimi anni, con questa soluzione si dà risposte alle imprese, non costrette a presentarsi in banca per coprire i costi della gestione ordinaria. Nell’estate 2020 infatti a stento si potranno coprire le spese”. L’idea degli Holiday Bond è finita sul tavolo del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, con l’interesse di altre regioni (Liguria, Emilia-Romagna), in attesa di riscontri anche dal Ministero del Turismo. “Il progetto è far scaricare l’acquisto ai clienti nella dichiarazione dei redditi, con detrazione come i farmaci. Ma serve l’appoggio del Governo, garantendo la defiscalizzazione, per un sistema virtuoso che consentirebbe agli albergatori di non pagare tasse. Insomma, è una strada per ripartire, investire, puntare sul turismo italiano, che sostiene l’economia del nostro Paese”, chiarisce il sindaco del comune cilentano, che ipotizza, per i turisti stranieri, un meccanismo simile al tax reimbursement, di valore pari all’Iva. Soprattutto, la liquidità nel sistema turismo in arrivo dagli HolidayBond consentirebbe agli operatori turistici di tutelare decine di migliaia di posti di lavoro. Pizzaioli, baristi, impiegati nei lidi, nelle strutture alberghiere. “Le aziende potrebbero anche pagarci la cassa integrazione in deroga, per esempio – spiega Pisani-, ovviamente è un elemento che andrebbe discusso con il Governo ma gli operatori avrebbero modo di tutelare i loro dipendenti, la categoria che pagherà maggiormente la contrazione economica dovuta al Covid-19. L’immissione di soldi eviterà la disoccupazione a migliaia di lavoratori”. Dunque, un freno alla crisi occupazionale dettata dal Virus, una boccata d’ossigeno per gli operatori di settore e una scommessa per i turisti che potranno godersi una vacanza a prezzi assai vantaggiosi.

di  Nicola Sellitti

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