Com’è la relazione socio-sanitaria durante la pandemia che stiamo vivendo? E il ruolo dei media nei confronti di coloro che vivono il disagio psichico? Ce ne parla il presidente dell’associazione PSICH’E’, Antonio Barometro. “Sento il bisogno di esternare uno stato d’animo in un momento da definire “Stato di guerra”. Purtroppo, siamo entrati in una spirale, dove chi governa è costretto a fare scelte prioritarie, che inesorabilmente cagionano danni riflessi alle persone, già portatrici di fragilità – spiega il presidente dell’associazione per il sostegno ed il reinserimento sociale e familiare dei pazienti psichici e dei loro familiari – noi ci costituimmo in Associazione di scopo, coinvolgendo familiari, operatori e pazienti psichici, perché ritenevamo, e, ancora di più riteniamo, che questo mondo di sofferenza, per motivi culturali, sociali ed economici, risente di trascuratezza istituzionale, nonostante legislazioni di merito, spesso inapplicate nell’organizzazione dei servizi sanitari riferentisi alla Salute Mentale. Sono preoccupato che il tam tam di alcuni media su questa tragedia che ci ha investito – aggiunge – nel loro pressapochismo e nella loro voracità di audience, attentano alla stabilità di persone con disturbi mentali, che possono provocare scelte autolesionistiche a cui far fronte.” Barometro, vuole far giungere “un ringraziamento particolare alla Direzione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Napoli 1 Centro, che in questo momento così drammatico e sconcertante mantiene un modello per garantire assistenza e cure, che assolutamente, e meno che mai in questo momento possono essere interrotte , ora è di vitale importanza che in qualsiasi momento del giorno e della notte sofferenti e familiari non si sentano soli.” “Un particolare ringraziamento mi sento di farlo a tutti gli operatori psichiatrici, impegnati in prima linea che, nonostante i disagi e le difficoltà (scarsa presenza di mascherine e presidi di sicurezza personale e collettiva), stanno assicurando assistenza, cure visite domiciliari ,giornaliere e serali, terapie long acting , supporto ai familiari in un territorio vastissimo da Soccavo a Ponticelli che include realtà difficili: Case Nuove, Cavone, Quartieri Spagnoli, Forcella, Porto, etc.,etc. dove nell’assicurare le terapie serali si racchiude il sostegno professionale ai familiari e ai pazienti, vogliosi di questa relazione socio-sanitaria che li fa sentire protetti dell’esclusione sociale.”