La disabilità visiva e l’inclusione sociale raccontate attraverso l’arte e l’incanto dell’illustrazione, questo è il cuore di Milagros/Miracoli la mostra che dal 24 ottobre 2019 al 30 gennaio 2020 (ingresso gratuito) è ospitata dall’Istituto Cervantes in via Nazario Sauro e che raccoglie 47 opere di due tra i più importanti e riconosciuti disegnatori spagnoli – Ana Juan e Roger Olmos – realizzate per la collana CBM #logosedizioni.
Organizzata e promossa dall’Istituto Cervantes, #logosedizioni e CBM Italia Onlus, la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo, il vernissage ha già debuttato in Italia lo scorso aprile a Roma alla Sala Dalì e nasce dalle tavole disegnate dai due artisti spagnoli per i rispetti libri pubblicati da #logosedizioni. Due volumi, “Anna dei Miracoli” (Ana Juan) e“Lucia”(Roger Olmos), che attraverso la poesia e i colori trattano il complesso tema della disabilità, della diversità e dell’inclusione. Soprattutto, attraverso il disegno, cercano di avvicinare i bambini “normodotati” a quelli con disabilità visiva aiutando i primi a conoscere il mondo con altri occhi e prospettive.
I due artisti hanno compiuto un vero e proprio viaggio nell’universo della cecità raccogliendo storie e materiali per lungo tempo. Con “Anna dei Miracoli”, l’autrice ha raccontato la storia vera di una bambina americana della fine dell’800 che a due anni per una malattia sconosciuta (forse la scarlattina) divenne sorda e cieca e si chiuse nella sua rabbia. I genitori, dopo tanti tentativi per curarla, si rivolsero ad Anna Sullivan una donna che, diventata anch’ella bambina quasi cieca e provata dalle enormi difficoltà della vita, imparò il linguaggio dei segni e divenne a sua volta insegnante.
“Quando mi sono confrontata con questa storia – ha dichiarato Ana Juan – il mio obiettivo era riuscire a dare forma alla solitudine e all’isolamento in cui questa bambina aveva trascorso l’infanzia”.
Una storia che parte dal bianco e nero per arrivare alla meraviglia dei colori che la piccola bambina riesce a “vedere” grazie alla caparbietà di Anna Sullivan, chiamata a farle da istitutrice.
Diverso il percorso, ma ugualmente intenso, per Roger Olmos che grazie alle sue numerose ricerche è riuscito ad entrare nel mondo della cecità e a dare vita, attraverso “Lucia”, al variegato universo che abita il presunto buio in cui vive un non vedente. “Ho voluto mostrare – ha affermato l’illustratore – ciò che possono diventare le cose che ci circondano se chiudiamo semplicemente gli occhi, immaginandole e basta”.
Due volumi (e 47 tavole illustrate) rivolte ai bambini che sognano di integrare il mondo dei non vedenti al nostro, che nella disabilità vede solo una diversità.
In occasione della mostra – che si potrà visitare gratuitamente dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 18 e dal venerdì al sabato dalle 10 alle 13 – sarà possibile prenotare nei giorni 5 e 19 novembre, 3 e 10 dicembre una visita guidata mattutina seguita da un laboratorio didattico/creativo gratuito a cura di CBM Italia Onlus e la bottega della Ciopi #logosedizioni.

di Ornella Esposito