Connettiti con noi

News

Campania, beni confiscati: da Regione 1,5 milioni ai Comuni

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

Dalla regione Campania 1 milione e 500mila euro ai comuni per il finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati e azioni per le start up di innovazione sociale ed economia sociale. L’avviso, pubblicato sul Burc, ha l’obiettivo di promuovere la sperimentazione della co-progettazione tra amministrazioni comunali e soggetti del terzo settore per la valorizzazione dei beni confiscati. Al bando possono partecipare i Comuni della Regione Campania, al cui patrimonio indisponibile sono stati trasferiti beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e i Consorzi di Comuni a cui sono stati trasferiti/assegnati beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. I comuni, in qualità di soggetti proponenti, sono chiamati a selezionare mediante procedura di evidenza pubblica, preliminarmente alla presentazione della candidatura alla Regione Campania, un soggetto gestore (cooperative sociali o associazioni di promozione sociale) a cui concedere un proprio bene confiscato per almeno 15 anni e con il quale co-progettare un intervento di ristrutturazione del bene confiscato e un’azione di start up di innovazione sociale ed economia sociale. Il contributo massimo per ciascuna proposta progettuale è di 150mila euro, di cui 100mila per gli interventi di ristrutturazione da realizzarsi da parte del Comune o Consorzio di Comuni sul bene confiscato e 50mila per supportare i progetti di start up proposti dai soggetti gestori selezionati dai Comuni o da loro Consorzi.

fonte Askanews

Agenda

Gravetti 20 ore fa

America’s Cup 2027 a Napoli: opportunità o rischio per Bagnoli?

Gravetti 4 giorni fa

Castellammare, ecco “Stabia Solidale”: un bene confiscato alla camorra diventa spazio per i più deboli

medolla 5 giorni fa

Qualità ambientale, il punto di Legambiente sulle città capoluogo. Smog e rifiuti tra le cause del disastro in Campania.

Gravetti 1 settimana fa

Napoli, un nuovo sportello multilingue per contrastare lo sfruttamento lavorativo degli stranieri

Salta al contenuto