«Oggi metà dell’umanità, vale a dire 3,5 miliardi di persone, vive in città» e la percentuale della popolazione mondiale che abiterà in aree urbane salirà al 60% entro il 2030. Le città, nonostante occupino appena il 3% della superficie terrestre, «sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio; la rapida urbanizzazione esercita pressione sulle forniture di acqua dolce, sulle fognature, sull’ambiente e sulla salute pubblica». (fonte: UNRIC, Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite). Tra i 17 Sustainable Development Goals (SDGs), gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, l’undicesimo è dedicato proprio alle città e agli insediamenti umani, che sono chiamati a diventare «inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili», capaci di offrire una qualità della vita migliore alle persone che li abitano. Per questo Fondazione Sodalitas – la prima organizzazione in Italia per la promozione della Responsabilità sociale d’impresa, attiva dal 1995 –, in collaborazione con Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, lancia la nuova edizione di Cresco Award Città Sostenibili, il premio rivolto a comuni, città metropolitane, unioni o raggruppamenti di comuni e comunità montane che favoriscono in maniera diffusa la sostenibilità del territorio.
I PROGETTI – I partecipanti possono candidare progetti, già conclusi o comunque operativi entro il 2019, riguardanti le tematiche inerenti gli SDGs dell’Agenda 2030, dall’efficienza energetica alla gestione sostenibile dei rifiuti, dalla mobilità green alla riduzione degli sprechi alimentari, dal supporto alle categorie più disagiate all’inclusione sociale, fino alla tutela sanitaria, all’economia circolare e alla sharing economy. «Istituzioni, enti locali, imprese e società civile hanno un ruolo decisivo nel raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dall’Agenda 2030 – dice Alessandro Beda, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas –. Cresco Award riconosce l’impegno dei comuni italiani per lo sviluppo sostenibile del territorio e lo fa attraverso la condivisione di best practice che molti di essi hanno già messo in atto e l’incentivazione di partnership innovative tra imprese e territorio».
La partecipazione all’iniziativa, quest’anno alla sua quarta edizione, è gratuita. La presentazione dei progetti dovrà avvenire entro il 30 settembre, attraverso la piattaforma digitale crescoaward.ideatre60.it. I premi saranno assegnati in base alle classi demografiche (meno di 10.000 abitanti, da 10.001 a 100.000 e oltre i 100.000), mentre riconoscimenti speciali andranno ai migliori progetti realizzati in partnership pubblico/impresa e a quelli dedicati alla rigenerazione urbana. Cresco Award vede, inoltre, il coinvolgimento di sedici imprese che conferiranno premi legati a specifiche tematiche, tra cui la mobilità sostenibile (Pirelli), la decarbonizzazione (Falck Renewables), il turismo sostenibile e la valorizzazione degli asset presenti sul territorio (Enel), lo sviluppo digitale dei piccoli comuni (Poste Italiane).
IN CAMPANIA – Tra le regioni protagoniste della scorsa edizione anche la Campania, con la premiazione di Procida e Guardia Sanframondi (Benevento). L’isola ha ricevuto il riconoscimento per la categoria Comuni da 10.001 a 100.000 abitanti, grazie al suo modello virtuoso di accoglienza dei migranti: con un progetto finanziato per tre anni dal “Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo” del Ministero dell’Interno, da marzo 2018 il comune di Procida sta attuando lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), accogliendo tre migranti ogni 1.000 abitanti. Le attività comprendono un piccolo alloggio, la formazione linguistica e la riqualificazione professionale, oltre che l’affiancamento da parte di operatori qualificati con il coinvolgimento degli enti e delle autorità del territorio. Il borgo del beneventano, invece, ha ricevuto il Premio “Per lo sviluppo digitale dei piccoli Comuni” assegnato da Poste Italiane, con “Biowine”, progetto che sostiene il rafforzamento di azioni amministrative efficaci per una filiera vitivinicola sostenibile, trasferendo strumenti già sperimentati nell’area del DOCG Conegliano-Valdobbiadene alle aree a produzione vitivinicola del Sannio, del Cilento e della Val d’Agri.

di Paola Ciaramella