Emergenza climatica ed ecologicoa: è la prima scuola d’Italia a dichiararne lo stato.

L’Istituto comprensivo Capasso-Mazzini di Frattamaggiore non perde tempo e lancia un forte allarme per tenere alta l’attenzione sui cambiamenti climatici che stanno interessando l’intero pianeta. Il primo grido d’allarme parte quindi dalla provincia di Napoli e a capo di questo nuovo manifesto scolastico-ecologico c’è  una docente della scuola primaria della Capasso-Mazzini, Monica Capo.
 

«È doveroso allineare l’istituto alle migliori conquiste dell’attuale scienza teorica e sperimentale, come garanzia di vita democratica per il paese e la società internazionale – spiega la Dirigente Scolastica, Fernanda Manganelli – Voglio renderlo partecipe, con consapevolezza, del processo di pressione democratica sulle istituzioni costituzionalmente delegate alle scelte politiche, che possono contenere gli effetti del collasso climatico e dell’estinzione di massa del vivente, oggi in corso».

E continua: «Alla luce di tali recenti orientamenti il nostro istituto promuove pertanto l’educazione alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile, con l’obiettivo primario di educare gli alunni di tutti gli ordini di scuola a una cittadinanza globale, ossia ad un processo attivo e trasformativo di apprendimento che renda gli studenti protagonisti della propria crescita, affinché siano in grado di impegnarsi e agire come cittadini attivi e promotori di cambiamenti». Ma non solo, i docenti e gli alunni promuovono anche «un futuro sostenibile, ossia la capacità per l’essere umano di vivere entro i limiti del pianeta, garantendo simultaneamente un ambiente sano, una prosperità economica e una giustizia sociale per tutti, in modo da assicurare il benessere e la qualità di vita non solo alle generazioni presenti ma anche a quelle future». In concreto le direttive da seguire sono semplici: bisogna incrementare la raccolta differenziata ed educare i bambini alla riduzione degli sprechi,  al risparmio energetico e idrico, alla mobilità sostenibile, alla cura del giardino  e dell’orto, alla riduzione della plastica.
LE INIZIATIVE – L’istituto scolastico però non è nuovo ad iniziative del genere. Già prima dello sciopero mondiale per il clima del 15 marzo scorso, gli alunni del Capasso-Mazzini  si erano mobilitati per invitare governi, amministrazioni e istituzioni di tutto il mondo ad agire, e a farlo in fretta. «La scuola da sempre partecipa a diversi progetti di educazione ambientale, come il Progetto Seguimi – fanno sapere i docenti – rivolto a informare e coinvolgere cittadini, amministrazioni comunali e istituti scolastici, affinché diventino protagonisti di nuove scelte e stili di vita improntati al rispetto dell’ambiente, delle regole e dell’altro e al passaggio da un’economia lineare verso un sistema economico di tipo circolare». Ma non solo. Gli alunni della scuola hanno partecipato anche all’iniziativa “Come Il Sole in Classe di Anter”, un progetto formativo nato per diffondere la conoscenza e il corretto utilizzo delle energie rinnovabili tra i bambini e ragazzi di scuole primarie e secondarie di primo grado. Insomma un passo importante soprattutto per la provincia di Napoli che comprende buona parte della Terra dei Fuochi. Una vasta area simbolo di inquinamento e mancate bonifiche che desta non poca preoccupazione. Ed è proprio in questo scenario non proprio confortante che la scuola di Frattamaggiore si fa promotrice di una importante iniziativa di sensibilizzazione nella speranza che altri dirigenti e docenti ne seguano l’esempio. 

di Cristina Liguori