NAPOLI – Con i più deboli, a fianco dei poveri e dei meno abbienti. La chiesa fa la sua parte. A Giugliano la parrocchia San Pio X ha dato vita ad una nuova iniziativa per chi ha necessità di un sostegno e di un supporto morale e materiale. Per questo si è pensato di partire dalla base, ovvero da quanto c’è di più elementare: il pasto. Ogni sera alle 20 i volontari e i fedeli della parrocchia, insieme al parroco don Francesco Riccio, consegnano infatti la cena a tutti coloro che ne fanno richiesta. Nel pacco fornito dai volontari c’è un primo piatto, il pane e, a volte, anche il dolce. in fila, in sagrestia, ci sono per la maggior parte donne che con umiltà e discrezione attendono di ricevere il “pacco” con all’interno la cena serale. Nessuna pretende nulla, nessuna chiede con insistenza. Con calma si attende l’arrivo della pasta, con calma si torna a casa dove spesso ci sono mariti e figli da sfamare. Situazioni di estrema povertà alle quali è difficile porre rimedio. La chiesa però tenta di dare almeno conforto e ci riesce. “Da qualche giorno abbiamo cominciato la distribuzione come se fosse un take away – spiega l’ideatore dell’iniziativa don Francesco – alle 20 le famiglie trovano nella nostra chiesa un pasto caldo e del pane. Per ora ci sono una decina di famiglie. In tutto sfamiamo circa 50 persone. La domenica invece consegnamo una busta con all’interno gli alimenti necessari per cucinare un pranzo domenicale”. Il parroco però non è solo. Con lui ci sono dei volontari e la titolare di una vicina rosticceria che dà un grosso supporto: “Diamo le materie prime ad Angelina, la signora che lavora qui di fronte. Lei cucina tutto e la sera ci consegna i pasti e il cibo che poi noi diamo alle famiglie”. Dopo la distribuzione in chiesa c’è la consegna ai senza tetto. Un gruppo di persone lascia la sagrestia per consegnare il piatto caldo a chi vive per strada o non ha possibilità di recarsi in chiesa. I volontari che aiutano don Francesco sono sempre a disposizione di tutti. Preparano le confezioni e i contenitori necessari poi li distribuiscono: “Siamo qui tutte le sere e aiutiamo chi ne ha bisogno – spiegano in coro – Abbiamo dato la nostra disponibilità perché ci fa stare bene. Veniamo qui tutte insieme perché anche questo è lo spirito cristiano. Speriamo che da oggi anche altre persone ci vengano ad aiutare”. E infatti l’appello vale per tutti. Chiunque voglia far parte del gruppo, dare una mano, donare del cibo, partecipare non deve far altro che farsi avanti. La parrocchia infatti è aperta a tutti. Oltre ai pasti il parroco e i volontari si occupano anche della raccolta degli abiti che conservano e poi donano alle persone che ne hanno estrema necessità.

di Cristina Liguori