ROMA – La giornata è iniziata con il piede sbagliato per il manager Maximilien Vogue quando, d’un tratto, un volantino che sponsorizza un corso insolito gli cambia totalmente la vita. Il corso è tenuto da una donna a sua volta stravagante, una tale Romane, che di professione combatte l’iper-arroganza. Romane è la protagonista del secondo romanzo di Raphaëlle Giordano, “La felicità arriva quando scegli di cambiare vita” (Garzanti), ed è fortemente convinta che il mondo sarebbe un posto migliore in cui vivere se tutti praticassero la gentilezza; la stessa che insegna alle sue lezioni all’interno dell’Accademia del Sorriso, offrendo su un piatto d’argento un biglietto di sola andata per la felicità a chi sceglie di prendervi parte. Maximilien, incredulo alle promesse della donna, si iscrive al corso spinto dalla semplice curiosità ma a poco a poco, si rende conto che qualcosa, nel suo profondo, sta cambiando.
I consigli di Romane gli donano una consapevolezza nuova, la certezza che basta un gesto, un’attenzione quotidiana alle piccolezze per ritrovare il piacere della condivisione, della vera bellezza. È sufficiente, ad esempio, prendersi cura di un fiore o di un animale domestico per qualche ora al mattino, o ripensare ai “grazie” pronunciati durante la giornata, prima di andare a letto, quando la riflessione sugli errori commessi fluisce con più facilità, accettazione. L’accettazione di sentimenti quali l’amicizia, da coltivare stringendo la mano a chi ci è vicino, mostrando il profilo più vulnerabile dell’io. È così che, secondo Romane, si possono recuperare i rapporti autentici di un tempo, quelli che aiutano a raggiungere una felicità duratura. Ed è così che Maximilien tenterà di porre rimedio al suo narcisismo e il restante gruppo di allievi dell’originale maestra – Nathalie, Bruno, Patrick. Emilie – proveranno a rimodulare un approccio deleterio alla vita fatto di egocentrismo, misoginia, disinteresse, disamore. Con “La felicità arriva quando scegli di cambiare vita”, Raphaëlle Giordano ai affaccia nuovamente sul panorama internazionale con un romanzo necessario, umano, che esorta il lettore a «soppesare la propria parte di responsabilità in ciò che ci succede».

di Francesca Coppola

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