libriROMA- È “migrazione” la parola chiave della settima edizione di “Una nave di libri a Barcellona”, iniziativa che ha per protagonista “il libro” lungo un viaggio di andata e ritorno che parte da Civitavecchia e attracca al porto del capoluogo catalano, nella settimana dal 20 al 24 Aprile. Presentazioni, reading, spettacoli, film e, soprattutto, la “Giornata Mondiale del Libro” il 23 Aprile in occasione della festa di San Jordi, col tradizionale scambio di regali sotto forma di libri e rose. La celebrazione in onore del santo ha origini antichissime, ed è legata al culto del giovane cavaliere (divenuto poi San Giorgio) che, guidato da Dio, uccise il drago che da tempo flagellava il Paese con la sua fame di esseri viventi. Liberò, così, anche la successiva vittima sacrificale: la giovane figlia del re di Silene. Dal sangue dell’orrido mostro nacque una rosa, che il prode regalò alla principessa. E da questa antica favola sbocciò l’odierna usanza di regalare, nel giorno della festa, una rosa alle donne, e agli uomini un libro. Gli incontri, quindi, oltre che a bordo proseguiranno anche in città, dove uno spettacolo davvero speciale accoglierà gli ospiti della nave, dato che Barcellona sin dalla mattina viene letteralmente invasa di libri e di rose, e una gran folla di persone si riversa sulla Rambla e nelle piazze, tra i profumi dei fiori e le numerose iniziative culturali organizzate dalle librerie.

Promossa da Leggere:tutti in collaborazione con Grimaldi Lines, l’Istituto Italiano di Barcellona, e la Casa degli Italiani a Barcellona, l’iniziativa Una nave di libri vuole mostrare ai tanti viaggiatori come intorno al libro si possano creare emozioni attraverso la partecipazione a un evento che, quest’anno, per la prima volta, si pone tra gli obiettivi quello di lanciare un messaggio sociale fondamentale: immaginare il Mediterraneo non solo come luogo del dolore, di sventura per milioni di migranti; ma anche come culla di una cultura grazie alla quale la tolleranza e l’integrazione salpano per restare a galla, l’una accanto all’altra.   Saranno autori di grande richiamo quelli che lungo il viaggio animeranno le sale della Cruise Barcelona (la Sala Cervantes e la Sala Shakespeare) con un fitto calendario di presentazioni, performance teatrali, reading letterari, degustazioni. Fra i tanti, per il filone Voci della letteratura migrante, parteciperanno: Anilda Ibrahimi (con L’amore e gli stralci del tempo, Einaudi), nata a Valona nel 1972, e trasferitasi prima in Svizzera e poi, nel 1997, in Italia; Uba Cristina Ali Farah (con Il comandante del fiume, 66than2nd editore), scrittrice e poetessa di padre somalo e madre italiana, nata a Verona ma vissuta a Mogadiscio dai tre anni fino al 1991 quando, con lo scoppio della guerra civile in Somalia si è trasferita prima in Ungheria e poi in Italia;  Leyla Khalil (con Piani di fuga, Ensemble), italo-libanese, classe ’91, scrittrice e mediatrice culturale. Hanno accolto con entusiasmo l’invito a salire a bordo anche: Emanuela Ersilia Abbadessa, lo chef Renato Bernardi, Diego De Silva, Roberto Ippolito, Lorenzo Marone, Sara Rattaro, Roberto Riccardi, Gaetano Savatterie il regista Mimmo Calopresti. E ancora, Maria Laura Antonini, Anna Appolloni, Donatella Barazzetti, Antonella Cammarota, Fiorella Cappelli, Mario Bernardi Guardi, Vittorio Russo, Maurizio D’Agostino e Francesco Foti del collettivo “Voci nel deserto” e lo staff della libreria Iocisto, la prima in Italia ad azionariato popolare. In ultimo, l’attore Gino Manfredi, che con il suo reading L’uomo migrante. Letture e riflessioni sulla migrazione, abbraccia l’iniziativa per il quarto anno consecutivo, e affronta la tematica sociale in oggetto con suggestioni antologiche, attraverso le testimonianze dirette di chi ha lasciato, in tempi e per motivi diversi, la propria terra.

di Francesca Coppola

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