convegno_islamNAPOLI – Un osservatorio permanente contro la paura che diventa spesso ostilità verso i musulmani. Politici, religiosi e giornalisti, assieme al sindaco di Napoli Luigi De Magistris si sono ritrovati nella Antisala dei Baroni, al Maschio Angioino, al convegno “Terrorismo e islamofobia”, promosso dal gruppo di imprese sociali Gesco, l’Ossin (Osservatorio Internazionale per i diritti, presente il presidente Nicola Quatrano), il Cielm (Coordinamento Internazionale degli enti locali del Mediteranneo) e dalla Confederazione Islamica Italiana. Obiettivo: dare  un contributo contro gli stereotipi, i luoghi comuni che complicano la vita quotidiana degli islamici, degli stranieri in Italia. E pure in Campania, oltre 203 mila residenti, secondo un rapporto della Cgil.

Tra i relatori, Khalid Chaouki, musulmano, parlamentare del Partito democratico, che sottolinea l’importanza di garantire diritti agli immigrati in Italia, partendo dal diritto di culto garantito dalla Costituzione: “Paura e disorientamento portano alla sensazione diffusa da parte degli italiani di un pericolo imminente generato dai musulmani ma serve un’operazione verità, basta ghettizzazione e radicalismo, chi vive e lavora in Italia deve sentirsi parte della nostra comunità. E un ruolo fondamentale deve essere ricoperto dall’informazione, che deve raccontare storie di inclusione sociale”.

E se l’archimandrita Mtanios Haddad, siriano, rettore della Basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma invita a riflettere sulla strumentalizzazione della minaccia musulmana da parte dei Paesi interessati alle ricchezze arabe (il petrolio, soprattutto), il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris si è invece soffermato “sull’oceano tra legalità e giustizia che c’è in Italia sul tema immigrazione”, aggiungendo che “la politica dei respingimenti, del rifiuto non hanno portato da nessuna parte. Ora per stemperare il clima d’odio, anziché la strategia del terrore che si diffonderà in Europa contro i musulmani si punti sull’autodeterminazione dei popoli, in Libia, Iraq. Mentre sull’accoglienza degli immigrati, Napoli è da sempre aperta a tutti, è nel nostro Dna”. Nella seconda parte del convegno si è tenuta anche una tavola rotonda sul ruolo dell’informazione per contrastare l’islamofobia, che ha visto l’intervento, tra gli altri, dei direttori di Repubblica Napoli, Ottavio Ragone e del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico.

di Nicola Sellitti

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