sprecoMILANO – La lotta allo spreco alimentare e alla povertà e il ruolo che la rete dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) può avere per favorire lo sviluppo innovativo del volontariato: questi i temi al centro dell’evento “Lotta allo spreco e contrasto alle nuove povertà. Il Volontariato porta le sue esperienze a Expo per rilanciare un patto di comunità”, organizzato da CSVnet presso lo Spazio Sforza di Expo Gate


Obiettivo dell’iniziativa: fare luce e valorizzare le risorse già in campo per “generare” nuove risposte a bisogni diffusi ed eterogenei come possono essere quelli legati alla povertà. Tra queste, un esempio degno di nota sono gli Empori solidali, motori di una economia che recupera gli sprechi, dove chi è in stato di bisogno per fare la spesa non paga.
Ad oggi gli empori sono più di 60 in tutta Italia e operano grazie alle associazioni e al contributo dei volontari, circa 2mila sul territorio nazionale, che danno vita e cuore a queste esperienze uniche di contrasto alla povertà.

A NAPOLI – Ma anche il Csv Napoli ha avviato da tempo un progetto contro lo spreco alimentare. In partnership con Qui Foundation e grazie alla collaborazione della Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione, infatti, a Napoli è attivo “Pasto Buono”. Si tratta di un’iniziativa grazie alla quale tutti i pasti sani invenduti a bordo delle navi Tirrenia vengono offerti alle famiglie e alle persone più bisognose. Il progetto prende il via a Napoli con la collaborazione del Centro di Servizio per il volontariato (CSV) di Napoli. Il cibo viene consegnato dai volontari delle associazioni che aderiscono al CSV di Napoli. Loro si occupano del ritiro e della distribuzione. Idee contro lo spreco, dunque, che sono state sviscerate nel corso del convegno, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato del Comune di Milano e Stefano Tabò, presidente di CSVnet. Spiega Nicola Caprio, presidente del Csv Napoli: «E’ necessario, sempre più, guardare alle azioni concrete da mettere in campo, rispettando e salvaguardando in primis la dignità delle stesse persone e famiglie che si trovano in uno stato di autentica sofferenza. Apprezzo l’efficacia del convegno e l’impegno del presidente Csv Net, Stefano Tabò, e della struttura nazionale che mira a dare risalto alla rete dei Csv d’Italia per favorire questa fase e questa attenzione fondamentale all’azione del volontariato»

di Francesco Gravetti

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