ROMA- La grande mobilitazione nazionale lanciata da Zero Waste/Rifiuti Zero Italy e dal grande schieramento di Associazioni nazionali e Comitati e Movimenti locali in tutte le Regioni contro il decreto applicativo dell’art.35 dello “SbloccaItalia” e i conseguenti incontri con i Presidenti regionali, ha prodotto un primo importante risultato. La Commissione ambiente-energia della Conferenza Stato-Regioni ha confermato che l’incenerimento dei rifiuti non è considerato prioritario; ora l’appuntamento si sposta alla Conferenza Stato-Regioni del 24 settembre in cui si ipotizza il rinvio al 2016 del Decreto dopo le opportune valutazione delle Regioni sulla rispettive necessità impiantistiche alla luce dei progressi delle Raccolte Differenziate, oltre alle previsioni dei Piani di Riduzione dei rifiuti e a schemi alternativi per i TMB intesi al recupero di materia, mentre il Decreto li considera impropriamente come finalizzati solo alla produzione di CSS. Nei fatti l’impegno di Comitati, Movimenti e Associazioni ha raggiunto il risultato di costringere la politica a fare  conti con la società civile, con le sue istanze e con la sua competenza, ed ha messo in crisi lo schema legislativo forzato, proposto dal Governo.

«Con la stessa convinzione – commenta Franco matrone, portavoce di Zero Waste – chiediamo ai Presidenti di regioni che abbiamo incontrato e che hanno risposto positivamente alle nostre osservazioni di mantenere alta la guardia nei confronti di ogni azione che possa mettere a rischio le pratiche virtuose di anni verso la sostenibilità e l’economia circolare di cui il nostro paese è all’avanguardia in Europa.Si auspica infine un confronto col Ministro dell’Ambiente Galletti per scongiurare ulteriori errori di valutazione e definire uno scenario legislativo verso una società a Rifiuti Zero nel solco della proposta di Legge di Iniziativa popolare in discussione in Parlamento e forte della sottoscrizione di circa 90 mila cittadini elettori».

di Danila Navarra

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