downloadNAPOLI – La detenzione come opportunità educativa e non solo come restrizione. È questo il messaggio racchiuso nel progetto “Sorgente educativa”, che, per la sua quarta edizione porta il titolo di “Le parole che non ti ho detto”. Il progetto – che vede protagoniste le lettere di detenuti adulti e minori, degli allievi della scuola militare della Nunziatella e degli studenti degli istituti scolastici di secondo grado – è organizzato dal Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Provveditorato Regionale della Campania con la collaborazione di Centro Giustizia Minorile per la Campania, Ufficio Scolastico Regionale, Scuola Militare Nunziatella di Napoli, Garante Regionale per i diritti dei detenuti. Con “Le parole che non ti ho detto” è stata data ai detenuti adulti e minori non solo l’opportunità di raccontare, attraverso le missive, cose mai dette a nessuno ma anche di ritrovarsi, per alcuni di loro, nell’aula magna Mario Rispoli del Liceo Artistico Statale in Largo Santissimi Apostoli insieme agli altri partecipanti al concorso, gli allievi della Scuola Militare Nunziatella di Napoli e gli studenti degli Istituti scolastici di II grado. Prima della premiazione, saluti istituzionali di Domenico Paonessa, dirigente Esecuzione Penale Esterna Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria; Antonella Giuliano, dirigente scolastico del Liceo Artisticoo Statale; Giuseppe Centomani, direttore Centro Giustizia Minorile Campania; Colonnello Maurizio Napoletano, comandante Scuola Militare Nunziatella; Adriana Tocco, garante dei diritti dei detenuti. I vincitori del concorso hanno ricevuto una somma di denaro messa a disposizione dalla Banco di Napoli. C’è stato anche un momento in cui i ragazzi detenuti hanno dato prova del risultato del laboratorio di musica del Carcere di Nisida, curato da Pino Di Maio, che li ha accompagnati con la chitarra. di Ma. Ma.

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