LOGO_AUSER_1_200x150ROMA- Servizi sociali sulle spalle del volontariato. Soprattutto al Sud. La Sesta rilevazione sul rapporto fra Enti Locali e Terzo Settore promossa dall ‘Auser Nazionale presentata oggi a Roma mostra un welfare locale sempre meno pubblico e sempre più appoggiato al volontariato.
AL SUD-  È specialmente nel Mezzogiorno che le associazioni di volontariato risultano in numero maggiore affidatarie dei servizi sociali. Quasi in un caso su tre (32.4% dei casi) i Comuni stipulano convenzioni col mondo del volontariato per garantire servizi che non riuscirebbero altrimenti a offrire ai cittadini. Con la conseguenza che il volontariato da integrativo si sta trasformando sempre più in sostitutivo dell’intervento pubblico in ambito locale. Al Nord, invece, il ricorso dei Comuni è principalmente alle cooperative sociali per il 72.5% nel Nord-Ovest e per il 71.8% nel Nord Est. Una differenza di non poco conto se si pensa che le associazioni di volontariato, a differenza delle cooperative o degli enti no profit, si avvalgono di persone non retribuite. Volontarie, appunto. Effetto delle politiche nazionali di abbattimento dei costi che si riverberano sulle spese dei Comuni sempre più al lumicino in ambito socio-assistenziale. Maggiori esternalizzazioni tradotto in risorse umane vuol dire anche meno assunzioni a tempo indeterminato, cui gli enti locali ricorrono sempre meno, e più contratti a termine, con la preferenza per il lavoro accessorio o l’inserimento socio-lavorativo al Sud.
AFFIDAMENTO DIRETTO-  È soprattutto nel Mezzogiorno, inoltre, che le procedure di affidamento diretto ad associazioni e cooperative sociali avvengono senza gare, senza selezioni o procedure negoziate, in barba ai principi di equità e di concorrenza previsti dalla legge 328 di riforma dell’assistenza. Il Rapporto Auser ha preso in esame le procedure di affidamento dei servizi sociali dei comuni con più di 10 mila abitanti per il periodo che va da ottobre 2012 a febbraio 2013. Ne è venuto fuori che l’affidamento diretto viene utilizzato soprattutto al Sud e nelle Isole, dove il 35/36% delle procedure di assegnazione avviene senza alcun confronto tra concorrenti.
Meno al Centro (32,6%), al Nord – Ovest (21,6%) e al Nord – Est (25,6%).
di Antonella Migliaccio

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