ROMA. La corsa alla Casa Bianca, con Mitt Romney che contende a Barack Obama la presidenza, passa per il voto femminile. L’attuale presidente è costretto a scommettere ancor di più sul «Gender gap», che però si è assottigliato negli ultimi sondaggi, come riportato oggi da Viviana Mazza sul Corriere della Sera. Una vera e propria «battaglia dell’utero», con la studentessa Sandra Fluke bollata come «sgualdrina» da un commentatore di destra per aver sostenuto che i contraccettivi devono essere coperti dall’assicurazione sanitaria. E ancora lo scivolone del candidato repubblicano sull’opposizione divina all’aborto anche dopo abusi sessuali. Spazio anche ala consulente liberal Hilary Rosen che ha pensato di poter neutralizzare Ann Romney definendola «una donna che non ha lavorato nemmeno un giorno nella vita». Aspre le critiche e la corsa ai ripari del team democrat.
LE INDECISE USA – La battaglia è all’ultimo voto.  «Obama è avanti  come scrive il Corriere – grazie soprattutto alle giovani, alle laureate, alle minoranze. Romney ha recuperato però mostrandosi diverso dalla caricatura dipintagli addosso dal rivale e diverso anche dal “severo conservatore” da lui stesso impersonato nelle primarie: ora promette accesso ai contraccettivi, in casi estremi, il diritto all’aborto, e parla di pace non di guerra».  I voti si prendono soprattutto tra le indecise, le «waitress moms», le bianche senza laurea (non tutte letteralmente cameriere), eredi in tempi di crisi delle «soccer moms» degli Anni 90 e delle «security moms» del dopo 11 settembre. Le donne sono state le più colpite dalla disoccupazione sotto Obama.
 
ITALIA E LE DONNE – Se l’America pensa al voto, anche l’Italia si prepara soprattutto alle primarie in vista delle elezioni del 2013. In campo, tra le fila del centro sinistra, solo una donna, Laura Puppato. Sognare una premier sembra essere un miraggio, anche se la candidata, messa ai margini dai media tradizionali , è riuscita a raccogliere le firme necessarie per presentare la sua candidatura. Per chi voteranno le donne democrat? La Puppato ha firmato «No more», contro la violenza e il femminicidio, scaturita dal lavoro di moltissime realtà associative femminili italiane. Nel suo programma è prioritaria «la sensibilizzazione e la prevenzione della violenza di genere, la tutela delle vittime di violenza, soprattutto donne vista la terribile statistica di femminicidi che negli ultimi mesi ha portato l’Italia assumere una posizione di triste rilevanza». Donne che votano le donne? La politica sembra ancora un mondo per soli uomini.

di Federica Pugliese la Corte

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui