[monoslideshow id=61 w=450 h=350 present=’sparkles’]
di Giuliana Covella
BESLAN (Russia). Ci sono storie che ai bambini non si dovrebbero mai raccontare. Specie a quelli che sono stati costretti a crescere in fretta e – forse – sono condannati a vivere per sempre con un fantasma. Quello dei loro fratelli, cugini o amici meno fortunati che un tragico destino ha strappato loro. Ma dal dolore può rinascere la speranza. Ecco il senso di “Una videoteca per Beslan”, progetto di solidarietà ideato da Ferdinando Maddaloni, attore e regista napoletano. Tutto ha inizio con una promessa. Quella fatta da Maddaloni sulla tomba di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa il 7 ottobre 2006  nell’ascensore del suo palazzo mentre stava rincasando. Una donna che è morta per la battaglia intrapresa in nome dei diritti civili e a cui venne impedito (fu avvelenata sull’aereo su cui viaggiava) di raggiungere Beslan il giorno della strage del 3 settembre 2004. Una strage che vive ancora nei peggiori incubi dei piccoli della cittadina dell’Ossezia del Nord. Come in quelli degli adulti, specie le mamme e le insegnanti dei 186 bambini morti nel massacro compiuto dai terroristi ceceni nella palestra di una scuola. Un ricordo indelebile con cui gli adolescenti di oggi sono costretti a convivere. Perché il dolore lo leggono negli occhi delle loro madri, delle loro maestre e dei loro nonni. Come Nadia Gurieva, che è stata per tre giorni nelle mani dei terroristi insieme al figlio quattordicenne Boris, alla figlia Vera, di 12 anni e a Ira, di 7. Oggi Ira ha 15 anni, mentre Boris e Vera non ci sono più. Per ridare il sorriso ai bambini superstiti e far sì che il dolore ceda il passo alla memoria, le docenti della scuola e le mamme delle piccole vittime hanno abbracciato il progetto di beneficenza di Maddaloni, presidente dell’associazione Angus 89, che si pone come obiettivo di «aiutare i bimbi di Beslan a “dimenticare” e costringere gli adulti a “non dimenticare” luoghi e fatti, in nome di un’altra vittima “eccellente”, Anna Politkovskaja». Maddaloni, infatti, dal 2009 si reca nella cittadina osseta «per giocare con i bambini e soffrire con gli adulti». Da pochi mesi è tornato in Italia dopo aver festeggiato con i piccoli allievi la Pasqua ortodossa, donando loro uova di cioccolato. Nell’occasione sono stati avviati i lavori per ricostruire nella nuova scuola il Museo della Storia, che riprodurrà il plesso distrutto nel 2004. Ed è grazie al progetto che è stata inaugurata la videoteca proprio nella nuova scuola n.1 di Beslan: un dvd per ragazzi donato a ciascuno dei 900 bambini delle elementari. Ideato con Carmen Femiano, il progetto si avvale del supporto della vicepreside della scuola di Beslan Elena Kasumova, dell’insegnante Nadya Gurieva e dell’interprete Zarina Plieva.
PER SAPERNE DI PIU’
La cronaca della strage di Beslan
 
La storia di Anna  Politkovskaja

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui