MODENA. Alle 9.30 di questa mattina erano già oltre 2.500 le persone assiepate dietro le transenne ad aspettare l’arrivo di Benedetto XVI sui luoghi del sisma. Davanti alla chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, parzialmente crollata  Benedetto XVI ha fatto la prima tappa della sua visita nelle aree terremotate per rendere omaggio a don Ivan Martini, il parroco morto nel tentativo di recuperare un’immagine della Madonna. Anche se l’area era stata riservata a giornalisti e fotoreporter, la Protezione Civile ha consentito agli abitanti di Rovereto sulla Secchia, una decina in tutto, di rimanere nella “zona rossa” per assistere alla visita del Papa. Il gruppo era composto dai parrocchiani che hanno scritto la lettera poi consegnata al Pontefice da Milvia Marri e Rosanna Caffini.
LE PAROLE. Benedetto XVI è rimasto solo pochi minuti davanti alla chiesa e poi, in un inatteso fuori programma, si è avvicinato ai giornalisti e ha detto loro: «Prego per voi e sono felice di aiutare». Poi, dopo aver accolto le due parrocchiane e il fratello di don Ivan, Salvatore Catozzi, è salito sulla “papamobile” (un veicolo della Protezione civile su cui era stata piazzata una sedia bianca) per raggiungere l’area del palco dove ad attenderlo oltre a una folla di fedeli c’erano anche le autorità, tra cui Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna, e il cardinale Carlo Caffarra. «La Chiesa vi e’ vicina e vi sara’ vicina con la sua preghiera e con l’aiuto concreto delle sue organizzazioni», ha detto Benedetto XVI. E ha aggiunto «in particolare con l’aiuto della Caritas, che si impegnera’ anche nella ricostruzione del tessuto comunitario delle parrocchie». Dopo il discorso e la preghiera, Ratzinger si è fermato a salutare una delegazione di mamme e bambini. Finito il bagno di folla, il Papa ha ripreso l’elicottero da San Marino di Carpi alla volta del Vaticano. In piazza, oltre a una distesa di bottiglie di acqua vuote, rimangono ancora molte persone che faticano ad abbandonare il luogo in cui hanno potuto incontrare il Papa e gli striscioni, muti testimoni dell’entusiasmo con cui le gente ha accolto il Pontefice.
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