ROMA. Boom di adozioni in Africa. Fra il 2003 ed il 2011 almeno 41mila bambini africani sono stati mandati all’estero per adozioni: sono i dati dello uno studio “Africa: la Nuova Frontiera per l’Adozione Interstatale” del Forum Africano per le Politiche sull’Infanzia (Acpf). E’ un aumento del 300%, mentre i tassi globali sono al punto più basso degli ultimi 15 anni. Attivisti, funzionari  accademici ed esperti si dicono preoccupati visto che molti orfanatrofi in Africa sono stati istituiti per generare profitti, poiché ricevono fino a 30mila dollari per ogni bambino adottato dai futuri genitori.  . «Gli interessi commerciali hanno preso il posto dell’altruismo, trasformando i bambini in merci nel sempre più immorale mondo delle adozioni interstatali», sottolinea lo studio dell’Acpf. Solo nel 2010, seimila bambini africani sono stati coinvolti nell’adozione fuori dal continente, e si stima un numero ancora maggiore nel 2011.
ETIOPIA IN TESTA. Secondo lo studio dell’Acpf, la crescita delle adozioni in Africa è avvenuta dopo la sospensione o la limitazione delle adozioni internazionali dai tradizionali paesi di provenienza (Cina, Russia, Guatemala, Corea del Sud, Vietnam, Romania ecc.). A livello mondiale, nel 2010 l’Etiopia è il secondo paese d’origine nelle adozioni internazionali dopo la Cina. Il paese che ospita il maggior numero di bimbi stranieri sono gli Stati Uniti con undicimila casi, a seguire l’Italia con 4130 casi e ancora Francia, Canada e Svezia. «I soldi determinano non solo il modo in cui le adozioni vengono intraprese, ma anche i motivi per i quali molte di queste vengono avviate. I soldi non sono uno dei tanti fattori – sono un fattore chiave che deve essere affrontato se si vuole proteggere in maniera efficace i diritti umani dei bambini africani per quanto riguarda le adozioni interstatali», afferma un altro rapporto dell’Acpf, intitolato “Adozioni Interstatali: una Prospettiva Africana”.
PER SAPERNE DI PIU’
Lo studio in inglese “Africa:  la nuova frontiera per l’adozione interstatale

di Stefania Melucci

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