NAPOLI. I giovani contro la camorra. Oltre trecento ragazzi di Napoli Est hanno percorso le strade di Ponticelli per ricordare la strage di San Martino. L’undici novembre del 1989, furono ammazzate in un agguato sette persone al bar Sayonara. Quattro furono vittime innocenti. Oggi, a distanza di ventidue anni, le nuove generazioni continuano a ricordare e a reagire. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “Terra di Confine”, patrocinata dal Comune di Napoli e sostenuta da Libera. «Ho diciannove anni – spiega Vincenzo De Luca Bossa, tra i promotori della marcia – anche se non ero qui il giorno della strage, ho vissuto il terrore. Evitavamo di uscire a tarda sera per paura di avere problemi. Oggi, a distanza di anni, vogliamo riprenderci il nostro territorio, la possibilità di poter vivere qui, tranquillamente, nella legalità. La partecipazione è stata contenuta, ma abbiamo commozione e interesse. Questo è solo un primo passo».

TENSIONE – Tante le testimonianze: professori e studenti degli istituti coinvolti, ricercatori universitari e cittadini che hanno voluto dire la propria circa la lotta alla mafia. Si sono viste anche lacrime e commozione durante la lettura di una persona che era presente il giorno della strage di 22 anni fa, e grande commozione degli studenti nel rivivere quei momenti. Non è mancato qualche momento di tensione. Durante la diffusione del materiale informativo – si dice in una nota degli organizzatori – molti parcheggiatori abusivi hanno strappato i manifesti per Ponticelli e alcuni commercianti hanno rifiutato di collaborare diffondendo nel proprio esercizio i volantini sulla marcia.

Simona Nocera

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