Introvabili al pari e forse in questa fase anche più delle mascherine. E chi ha la fortuna di esserne fornito è “costretto” a venderli a peso d’oro, spesso con prezzi più che raddoppiati con l’acquisto all’ingrosso che avviene a prezzi maggiorati. I guanti, siano essi in lattice, in nitrile o di altri materiali di cui si compongono rappresentano la nuova – ma non troppo – frontiera speculativa ai tempi del Coronavirus che comincia già prima di finire in commercio al dettaglio. Per reperirli bisogna soltanto armarsi di pazienza e camminare, sperando di fare bingo. Esultare quando si entra nella farmacia giusta o nel supermercato giusto è però inutile viste le cospicue cifre da sborsare. Un pacco da 100, suddivisi in 50 singoli per la mano destra e altri 50 singoli per la mano sinistra, il kit più facilmente da trovare, può superare abbondantemente i 10 euro. In un minitour nel centro storico nella giornata di mercoledì 13 maggio, tocchiamo con mano questa realtà non certo edificante.
Il mancato reperimento – La prima tappa è piazza Dante, dove una delle farmacie della zona ha sugli scaffali soltanto le confezioni di guanti ipoallergenici da 100 arrivati il giorno prima. Costo? Ben 16,50 euro. «Mi rendo conto che il prezzo sia alto, ma non dipende da noi» si giustifica la farmacista rimandando le responsabilità al passaggio precedente della filiera, passaggio non proprio così limpido. Proseguiamo e raggiungiamo il quartiere della Pignasecca. Una delle tabaccherie storiche prima della diffusione della pandemia i guanti li ha sempre messi a disposizione della clientela ad un pezzo congruo, 5 euro o giù di lì. Ma, spiega il titolare, «da molte settimane stiamo sprovvisti di guanti. All’ingrosso, da quando si è diffuso il virus, si trovano a non meno di 10 euro per quelli in lattice mentre per quelli al nitrile di colore blu e nero ce ne vogliono almeno 20 euro. Diventa esorbitante fare rifornimento all’ingrosso, è insostenibile». Quando chiediamo ad altre mercerie, negozi di prodotti per la casa e tabaccherie che sorgono proprio alla Pignasecca, ai Quartieri Spagnoli e a San Liborio se abbiano i pacchi di guanti la loro risposta di diniego è accompagnata da una smorfia di sconforto che sembra abbia quest’antifona: «È naturale che non ce l’abbiamo, perché lo domandate?». La motivazione è simile più o meno per tutti: trovare fornitori giusti e a prezzi equilibrati al momento è impossibile, quindi la convenienza economica nella rivendita non c’è. Un discorso simile valeva e vale ancora per le mascherine, con la differenza però che per i guanti il dibattito è apparso molto meno sostenuto a livello politico/istituzionale. Eppure, secondo molti esperti, per diminuire le probabilità di contrarre il virus che può essere contratto pure su superfici infette soprattutto su autobus, metro, funicolari e altri luoghi chiusi, le protezioni tattili sono indispensabili al pari di quelle delle vie respiratorie che rendono necessarie l’uso delle mascherine, peraltro obbligatorie in Campania. Il lungo cammino proseguiamo per via Toledo. Emblematica la risposta che riceviamo da una dottoressa di una antichissima farmacia. «Vede le mie mani? Non ce li ho neppure io i guanti. Non sappiamo assolutamente quando arriveranno. È inutile fare gli ordinativi adesso».
L’acquisto- Arrivando nei pressi di piazza Municipio entriamo in una farmacia. Ha i guanti, ma il prezzo è molto alto: 13 euro, compreso 0,50% di Iva, per un pacco da 100 di guanti Latex con polvere, taglia M. Per sicurezza compriamo due scatoli, pur sapendo che il portafoglio ne risentirà. «In diverse occasioni – afferma il farmacista – siamo stati costretti a cambiare fornitori, perché gli ordinativi si bloccavano o non era proprio possibile farlo. Ci rendiamo conto del costo alto, ma non possiamo fare altrimenti se vogliamo guadagnarci almeno un minimo (d’altronde si tratta di commercio, ndr). Come succede per le mascherine e gli igienizzanti  il mercato è cambiato a causa del Coronavirus e pure i prezzi sono variati». Scorrendo altre farmacie sprovviste di guanti in zona corso Umberto I e dintorni, entriamo in un supermercato nel cuore del centro storico. Sugli scaffali nei pressi della cassa ecco i pacchi, sempre da 100 e taglia media, di guanti monouso. Decidiamo di comprare una singola confezione. Il prezzo, solitamente di 4 o 5 euro, è lievitato a 9 euro: compreso 1,22 euro di Iva. Inconcepibile sino a marzo scorso, ma quello era un altro universo temporale.

di Antonio Sabbatino