Mettere a disposizione la propria fabbrica, il proprio tempo per dare un prezioso contributo in questo periodo di epidemia da Coronavirus. Tra i tanti che si stanno prodigando per gli altri in questi tempi così duri c’è Salvatore Neboso dell’azienda di borse Alviero Rodriguez, con sede a Melito. L’imprenditore  sta realizzando le oramai mitologiche mascherine, modello tnt, divenute pressocchè introvabili se non a prezzi esorbitanti, frutto di una vergognosa speculazione, da distribuire gratis in diversi territori a partire da quello del comune di Melito che già in questi giorni ha coinvolto la Protezione Civile (due i numeri di telefono a disposizione oltre ad un contatto whatsapp ai quali rivolgersi per chiedere di ricever due mascherine a famiglia 081-238-62-23 / 081-238-62-66 whatsapp: 347-629-64-56).
 «E anche ora che sto parlando con lei al telefono piego e assemblo le mascherine con alcuni familiari e dipendenti – afferma Neboso – Chiunque, se vuole, può però venire a darci una mano ogni momento che vuole. Siamo in emergenza ed è giusto impegnarsi per le altre persone, giustamente preoccupate. Il nostro obiettivo è riuscire ad avere al giorno 2000 o anche 3000 mascherine poi da distribuire gratis partire da chi ad esempio lavora nel comparto delle pulizie negli ospedali o in altre strutture pubbliche e più esposto al rischio contagio da Covid-19». A richiedere gli ordinativi sono già diversi enti pubblici: non solo il Comune di Melito ma anche quello di Casoria e la IX Municipalità di Napoli che comprende i quartieri di Pianura e di Soccavo. Salvatore Neboso fra le altre cose aveva appena rilevato una struttura in corso Europa, sempre a Melito, da rimettere a nuovo per allargare la sua attività imprenditoriale nel campo dell’abbigliamento.
«Ma al momento ho deciso di bloccare i lavori e di utilizzare l’edificio come fabbrica per assemblare mascherine. Mi ha dato enormemente fastidio apprendere come ci siano soggetti che approfittano di questa situazione per speculare sulle ansie delle persone, non lo sopporto. Noi – afferma ancora l’imprenditore – rispondiamo in maniera diversa facendo prevalere la solidarietà. Pensate che gli ordinativi iniziano ad arrivarci anche da altre regioni d’Italia, anche quelle in cui il Coronavirus si è diffuso di più provocando migliaia di morti. È giusto comportarsi in questo modo ora, bisogna essere uniti».

di Antonio Sabbatino