Il nuovo decreto del Governo, in vigore da oggi, estende a tutta l’Italia le disposizioni adottate l’8 marzo nelle regioni più colpite dalla crisi sanitaria legata al Coronavirus. Misure che riguardano anche il terzo settore e a cui si stanno adeguando anche i Centri di servizio per il volontariato. 
Nella totalità dei casi stop ad eventi, riunioni e attività formative fino al 15 marzo (oppure al 3 aprile) ma con la massima attenzione per continuare sostenere l’impegno del volontariato coinvolto nell’emergenza sanitaria attraverso l’erogazione online o su appuntamento di servizi e consulenze.
Di seguito gli ultimi aggiornamenti regione per regione.
Il Csv di Aosta è fra quei centri che, pur continuando ad essere operativi, hanno dovuto chiudere la sede al pubblico. In Veneto, fra le regioni più colpite dall’emergenza,  i Csv di Padova e Rovigo hanno deciso di mantenere gli uffici attivi, chiedendo alle associazioni di continuare a prestare servizio per quanto possibile. Il Csv padovano inoltre ha attivato una sezione del sito in continuo aggiornamento, con domande e risposte utili per le associazioni padovane. Dal CSV Treviso arriva l’appello del presidente Franceschini a continuare a prestare attenzione ai più deboli, che in questa fase “possono essere doppiamente esposti ai rischi sanitari”; a tal fine confermato l’impegno delle associazioni che si stanno occupando del trasporto sociale in tutta la provincia. A Belluno limitazioni per le consulenze mentre a Venezia, gli uffici saranno chiusi fino al 3 aprile. Il Csv del Friuli mantiene le misure già adottate.
Dalla Lombardia gli appelli al volontariato
In Lombardia i Csv continuano a sostenere le associazioni, attivandosi soprattuto on line visto che gli uffici nella maggior parte dei casi non sono aperti al pubblico in quasi tutte le sedi regionali. Diversi gli appelli alle associazioni per fare sentire la vicinanza e la massima collaborazione: dal Csv di MIlano  alla lettera del Csv Lombardia Sud all’appello del presidente del Csv Monza Lecco Sondrio al fine di “mantenere uno spirito collaborativo e unitario verso le autorità e la Comunità”. 
Anche in Liguria si lavora soprattutto online e in modalità smart working sia per il Csv di Genova e La Spezia. In Piemonte uffici chiusi per il Csv Asti Alessandria, che riceve solo su appuntamento; stessa linea per il Csv Vercelli – Biella chiuso fino al 13 marzo e che sospenderà alcuni servizi fino al 3 aprile. Il Csv di Cuneo invita i volontari a procedere preferibilmente via telefono o mail per le consulenze dirette e le richieste di servizi. Il Csv di Torino rilancia le indicazioni del coordinatore dell’unità di crisi regionale per limitare i contagi.
In Emilia volontari in azione per aiutare gli anziani; dall’Umbria i consigli da seguire quando si fa volontariato
Il Csv Emilia è tra i pochi ad aver mantenuto aperte al pubblico le sedi territoriali di Parma, Reggio e Piacenza; stop invece a formazione ed eventi.A Parma inoltre sono tantissimi i volontari – fra cui quelli dell’emporio solidale – che stanno portando aiuto agli anziani per fare la spesa o altri piccoli servizi (tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook del Csv). Uffici aperti ma stop agli eventi di ogni tipo anche per il Csv di BolognaRimini e la sede di Modena del Csv Terre Estensi; uffici chiusi al Csv Forlì Cesena, mentre i volontari di Ravenna posso continuare ad utilizzare gli spazi del Csv ma con le precauzioni del caso.
Per quanto riguarda il Centro – Italia, arrivano dall’Abruzzo gli aggiornamenti sulle chiusure delle sedi di Chieti e di Pescara; per le Marche restano valide le disposizioni dei giorni scorsi. In Toscana  e nel Lazio sospesi corsi ed eventi dei Csv. Il Csv dell’Umbria ha pubblicato un decalogo di “semplici regole” per le associazioni tra cui “tenere traccia” dell’impegno svolto dai volontari, registrando giorno, ora, tempo di intrattenimento, tipo di servizio espletato e nominativo delle persone incontrate. “In tal modo” – come si legge nel testo – “ed in caso di male augurato “incidente”, verrebbero più facilmente individuate le persone con le quali si è venuti in contatto”.
Il Coronavirus è diventato un’emergenza anche al Sud
In Campania in generale sono stati annullati eventi ed attività formative; nel dettaglio Csv di Napoli e di Caserta hanno attivato la modalità smart working per i propri operatori fino al 12 marzo, mentre il Csv Salerno continua a tenere gli uffici aperti. Dal Molise arriva l’appello dell’Avis e la Lilt locali – lanciato dal sito web del Csv – per la mancanza di mascherine.
Passando alla Puglia servizi sospesi ma uffici aperti per il Csv di Brindisi – Lecce Foggia e Taranto; il “volontariato si organizza” anche a Bari come già comunicato dal Csv San Nicola la scorsa settimana. Uffici chiusi anche per il Csv della Basilicata.
Andando in Calabria, attività formative sospese per il Csv di Catanzaro mentre a Crotone le consulenze si fanno principalmente a distanza o su appuntamento. Da Cosenza arriva infine la chiamata a raccolta del volontariato per fornire aiuto soprattutto agli anziani in stato di bisogno.
La ricognizione sulle attività messe in campo dai Csv in questi giorni  si conclude con le isole: oltre agli aggiornamenti dal Csv della Sardegna, in Sicilia anche il Csv di Messina ha deciso di chiudere i battenti (ma non le attività); A Catania invece c’è ancora possibilità di usufruire della sede del Csv ma con la masima cautela. Il Csv di Palermo infine rilancia la richiesta del Forum nazionale del terzo settore per ampliare a tutto il non profit i provvedimenti di sostegno ai settori produttivi toccati dalla crisi dell’emergenza sanitaria.
di Clara Capponi
https://www.csvnet.it/component/content/article/144-notizie/3561-covid-19-per-i-csv-continua-l-impegno-con-le-associazioni-anche-a-porte-chiuse?Itemid=893