Un anno di vita nel ricordo, sempre vivido, di Fabrizio Romano, un ragazzo scomparso prematuramente a soli 24 anni a causa di una malattia mai diagnosticata. Il bimestrale Buongiorno Napoli, fucina di notizie positive del nostro territorio, sta per festeggiare un anno di vita – il compleanno numero 1 è previsto a marzo – e per l’occasione i familiari di Fabrizio hanno deciso di raccontare nella sede consiglio regionale l’esperienza legata alla testata giornalistica diretta da Gennaro Giannattasio. A supportare il progetto la professoressa Ornella Romano Brancale, presidente della Fabrizio Romano Onlus e mamma del 24enne, l’avvocato Gabriella Romano, sorella di Fabrizio e, tra gli altri, il docente Angelo Calabrese presenti quest’oggi alla conferenza stampa a cui ha preso parte anche il vicepresidente della commissione bilancio in consiglio regionale Alfonso Longobardi. Proprio Longobardi ha rimarcato nel suo intervento «la necessità di raccontare anche il bello delle nostre comunità, senza dimenticare quanto sia necessario correggere le cose negative. Buongiorno Napoli è una rivista che valorizza la cultura». Lo stesso consigliere regionale ha poi annunciato l’attivazione delle borse di studio ai ragazzi in nome di Fabrizio Romano e di Raffaele Pizzuti, quest’ultimo giovane artista napoletano ucciso nel 2002 dal suocero (poi suicidatosi) per troppa gelosia nei confronti della figlia, moglie di Raffaele. L’istituzione delle borse di studio dedicati a Fabrizio e Raffaele si vanno ad aggiungere ai premi a loro intitolati in nome della legalità e dell’arte. «Il progetto di Buongiorno Napoli è oro culturale di questa città – le parole del professore Angelo Calabrese, giornalista e critico d’arte – Esiste una dimensione umana che presuppone di farci fare quello che sappiamo fare. Gli uomini soli non possono incidere se portano avanti un discorso etico in mezzo agli altri allora si sviluppa quel senso di appartenenza che ci permette di stare al mondo nel modo giusto». Nel suo intervento la presidente della Fabrizio Romano Onlus, Ornella Romano Brancale si è soffermata a ringraziare tutti quegli artisti, cantanti, letterati e rappresentanti istituzionali (in sala anche il presidente della Municipalità V Paolo De Luca e il consigliere municipale Antonio Iozzi) che supportano le varie iniziative della stessa onlus. «Oramai siamo una famiglia e il modo migliore per andare avanti è fare rete tra le varie realtà» il ragionamento della professoressa Romano Brancale.

di Antonio Sabbatino