Laboratori, teatro, musica, formazione e riscoperta del patrimonio culturale di Napoli. Sono solo alcuni dei percorsi che Traparentesi Onlus realizza in collaborazione con le numerose associazioni e musei della città. In campo 600 mila euro destinati ai minori in condizione di vulnerabilità socio-economica e relazionale, sia italiani sia stranieri, residenti tra la II, la III e la IV Municipalità, con risorse impiegate anche per aiutare gli adulti non scolarizzati a riprendere gli studi o a formarsi per entrare nel mondo del lavoro. «Abbiamo tantissime attività – ha spiegato il presidente di Traparentesi Onlus, Luigi Maria Salerno – ma sono tre le anime principali del nostro progetto: scuola, territorio e comunità. Il nostro obiettivo è quello di potenziare l’offerta all’interno del mondo scolastico, siamo impegnati in orario curriculare attraverso moduli che prevedono diverse discipline dal teatro alla musica, dallo sport ai laboratori nati in collaborazione con il Dipartimento di fisica della Federico II, qui sono coinvolti alunni delle elementari e delle medie». Essenziale il servizio contro l’abbandono scolastico: «Abbiamo creato, per i ragazzi che frequentano la terza media, un percorso di accompagnamento all’esame ed un altro di inserimento in prima superiore. E poi realizziamo quattro percorsi di formazione docenti nel campo delle lingue e delle nuove metodologie didattiche. In questo modo proviamo a creare una vera e propria alleanza tra insegnanti ed educatori, un confronto costruttivo e vitale per il processo di crescita di bambini e ragazzi». Il progetto Caterina, sostenuto grazie ai fondi erogati dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, dura tre anni 2019/21 ed ha coinvolto nel primo anno di attività oltre 400 minori di età compresa tra i 5 e i 14 anni. Un impegno che continua sul territorio: «la risposta delle famiglie e di chi partecipa – ha ricordato Salerno –  è positiva. Abbiamo potenziato il Centro giovanile del Quartiere Stella e quello nei Quartieri Spagnoli. Qui i ragazzi hanno supporto scolastico, partecipano a laboratori educativi e alla scuola di formazione musicale grazie all’Orchestra sinfonica dei Quartieri Spagnoli. Si tratta di attività che coinvolgono anche giovani con diversi background, come li definiamo noi, perché spesso si tratta di bambini o ragazzi che hanno famiglie straniere ma che fin dalla nascita vivono e partecipano alla vita cittadina». Primo appuntamento domani durante il Carnevale Sociale della Sanità. Nel corso della sfilata infatti si potrà ammirare il lavoro del laboratorio di Carnevale realizzato dalle ragazze e dai ragazzi del Centro Sane Stelle. Domenica 23 febbraio invece, alle 11:30, a Palazzo Fondi, si potrà assistere allo spettacolo di narrazione Io-Noi  “Guardiamo negli occhi una persona prima di decidere se ci è amica o nemica”, rappresentato da Vernicefresca Teatro, sempre nell’ambito del Progetto Caterina.

di Mariangela Barberisi