Un progetto lungo 18 mesi, grazie a quale la città di Napoli e Dakar, capitale del Senegal, si avvicineranno in uno scambio interculturale di cui gli operatori del Terzo Settore saranno i protagonisti in un workshop di una settimana alla fine di un percorso multidisciplinare in 7 tappe rivolto sia ai giovani che agli adulti. “Dear School’’, promosso dalla Ong “Gruppo Laici Terzo Mondo’’ ha un approccio onnicomprensivo al pensiero critico e alla cittadinanza globale, con diversi moduli formativi che vanno dal laboratorio di cinema a quello di giornalismo critico ed etico e di educazione alla cittadinanza globale. Dear School’’ presentato nella mattinata di mercoledì nella sala giunta del Comune di Napoli alla presenza dell’assessore all’Istruzione Annamaria Palmieri, di quello alle Politiche di Integrazione Sociale e Immigrazione Laura Marmorale e dei rappresentanti del Gruppo Laici Terzo Mondo, ha numeri importanti che ne caratterizzano gli obiettivi. Di fatti, 260 studenti delle scuole medie della città di Napoli saranno coinvolti in 13 cortometraggi sul tema della riduzione almeno del 40% della “ineguaglianza all’interno e fra le Nazioni’’ che è l’obiettivo numero 10 fissato dalla comunità internazionale nell’ambito di Agenda 2030. Ben 560 ragazzi della scuola primaria e dell’infanzia saranno invece protagonisti della realizzazione nell’ambito dei laboratori di educazione alla cittadinanza globale. Al laboratorio di giornalismo critico ed etico, parteciperanno altri 80 ragazzi delle scuole medie. Ai quasi 1000 ragazzi coinvolti si aggiungono 80 docenti e 20 operatori del Terzo Settore. In tutto, sono coinvolti 13 istituti scolastici della II e VIII Municipalità, gli atenei del Suor Orsola Benincasa e Orientale, 5 comunità migranti e 5 organizzazioni della società civile. Ma non solo i ragazzi, uno sguardo sarà rivolto anche agli adulti attraverso corsi di formazione per docenti, studenti universitari e operatori del Terzo Settore. Nel 2020, a fine progetto, ricorda Renata Molino del Gruppo Laici Terzo Mondo, «ci sarà il festival del cinema di Scampia scelta, questa, non casuale perché è un altro spunto su cui riflettere sul rapporto tra centralità e periferia. La conclusione avverrà in Senegal con uno scambio interculturale per operatori del terzo settore tra Nord e Sud del Mondo». Il rapporto tra Napoli e il Senegal risale nel tempo, anche grazie all’opera sul territorio della comunità senegalese napoletana. Il presidente, Pierre Preira, pone l’accento «sulla sinergia che risale nel tempo grazie all’opera di tante associazioni e realtà. Ora l’obiettivo non è solo più affiancare i miei concittadini del Senegal ma ampliare gli orizzonti con percorsi maggiormente articolati, stringendo rapporti, proprio come si prefigge di fare “Dear School’’». «Il progetto – afferma l’assessore all’Immigrazione Marmorale –  coinvolge la Ong Ltm che da anni in questa città si occupa della cooperazione tenendo presente quello che sono le nostre diaspore e le nostre presenze sul territorio delle comunità migranti ed esporta anche il nostro modello di istruzione e scolarizzazione». Per l’assessore all’Istruzione Annamaria Palmieri, «la globalizzazione e il capitalismo hanno aumentato le diseguaglianze». 

di Antonio Sabbatino