CsvNet: siamo, ormai, alle porte di Trento.

La XIX Conferenza di CSVnet passa di lì, dopo essersi spostata di regione in regione. Conferenza itinerante, dunque, a segnare una policentricità che il sistema dei CSV persegue come metodo ed indica come valore. Il titolo di quest’anno, al solito, cerca di comprimere una marea di significati. La dinamica del movimento è tutta racchiusa nelle 3 azioni esplicative: «pensare diverso, donare se stessi, cambiare il futuro».
Ma la forza d’urto è affidata alle parole “La follia dei volontari”.
Parole provocatorie, che partono dalla convinzione che i volontari siano una contraddizione vivente nella società fondata sul tornaconto materiale. CSVnet, con questo appuntamento, pone al centro del dibattito le ragioni profonde dell’essere volontari ma, soprattutto, la sua dimensione educativa e trasformativa. Un programma intenso, articolato in 4 giorni, con numerosi momenti in plenaria e 10 gruppi di lavoro tematici. Sarà conferenza a tutti gli effetti.
Cosa intendo? Non c’è modo più adeguato per descrivere con una parola oltre 300 partecipanti che, da tutta Italia, convengono a Trento dal 3 al 6 ottobre per confrontarsi e per contribuire a delineare il modello di cittadinanza preso a riferimento nell’azione dei CSV. Il significato del termine conferenza richiama, infatti, il portare con (in latino conferre), il portare insieme, il raccogliere nello stesso luogo, il contribuire con altri. Un atteggiamento che, a dire il vero, appare quasi una precondizione per poter essere considerati interpreti della cultura del volontariato italiano!

di Stefano Tabò,

presidente CSVnet