Il parco dei Quartieri Spagnoli resta chiuso al pomeriggio a causa della perdurante mancanza di personale e le attività delle educative territoriali gestite dall’Assessorato comunale al Welfare non partono. Dunque, quanto si temeva già ad agosto, mese nel quale il responsabile delle Attività di Supporto Antonio Carpineto fu costretto a disporre la chiusura del parco di vico Trinità della Trinità delle Monache alle 15.30 data la presenza di soli 3 dipendenti (e un sorvegliante) in servizio, si è verificato: a 100 e oltre più bambini e adolescenti inseriti nei progetti di educativa territoriale è ora precluso l’utilizzo al pomeriggio del campetto Mimmo Garritani e degli altri spazi all’interno del parco con un ritardo già di una settimana accumulato sul calendario di partenza delle attività pomeridiane. Roberta Gaeta, assessore con delega alle Politiche Sociali della giunta de Magistris non nasconde la preoccupazione per il perdurare di una situazione penalizzante per ragazzini e abitanti dell’area situata nei pressi dell’ex Ospedale Militare, su un suolo demaniale. «Comprendo – afferma la titolare al Welfare – che ci sia una carenza del personale, ma io non posso assolutamente immaginare che la città perda degli spazi fondamentali come questo ai Quartieri Spagnoli, uno dei pochi spazi presenti nel centro storico cittadino. Non si può privare ai bambini del campetto, lì c’è una necessità di realizzare le attività delle educative territoriali». L’allarme lanciato ad agosto ha avuto l’unico merito di diffondere la notizia su organi di stampa arrivando sino agli uffici di Palazzo San Giacomo, senza però porre rimedio alla problematica e consentire il prolungamento dell’orario di apertura del parco dei Quartieri Spagnoli. Quale soluzione è possibile trovare? Stando a quanto ricordato dalla stessa Roberta Gaeta, nei prossimi giorni in seno alla giunta comunale ci sarà un confronto sul tema. L’idea è quella di mettere a disposizione del parco ulteriori due Lsu e un comunale per consentire il prolungamento dell’orario al pomeriggio, l’unico momento in cui i ragazzi possono svolgere al proprio interno le attività dato l’inizio dell’anno scolastico. Scoramento anche da parte della squadra giovanile dello Spartak San Gennaro, alla quale era stato dato in estate il via libera per l’utilizzo del campetto Mimmo Garritani ma che ora rischia di nuovo di non avere un approdo dove svolgere gli allenamenti e le partite. «Lanciamo un appello al sindaco di Napoli perchè provveda immediatamente a rimediare una situazione incredibile. La chiusura alle 15.30 del parco e il mancato utilizzo del campetto rappresentano una palese contraddizione i discorsi che si fanno per sostenere i percorsi extrascolastici».

di Antonio Sabbatino