Angela ha un limite: è il tempo. Dalla prima bracciata all’ultima, fino al blocco che porta alla vittoria. Di gare la nuotatrice paralimpica ne ha vinte davvero tante: il suo primo record 5 anni fa con i cadetti, poi il suo medagliere è diventato sempre più ricco collezionando tempi assoluti e riconoscimenti. Angela Procida 18enne di Castellammare di Stabia frequenta il liceo Scientifico “F.Severi” nella sua città, quest’anno è impegnata nell’esame di maturità assieme ai compagni della V E, ma la sua testa è sempre in acqua. «In corsia sono completamente autonoma, non ho bisogno di altro – racconta la giovane – provo un senso di libertà che non potrei provare in nessun altro modo. Mi isolo da tutto, e in acqua il mio unico limite è il tempo». Le sue gare le ricorda tutte una ad una, soprattutto quella del 2016 quando segnò il record italiano assoluto nei 50 dorso. Era a Reggio Emilia e davanti al presidente della federazione italiana nuoto paralimpico (finp), Roberto Valori fece capire a tutti di che pasta era fatta arrivando ad un passo dalla qualificazione a Rio2016. La sua vita di atleta comincia all’età di 13 anni grazie ad un passaparola tra amiche, ma prima di entrare in una piscina erano già trascorsi otto anni da quel maledetto incidente che la costrinse a muoversi in carrozzina. «C’è voluto tempo ma poi mi sono ambientata pienamente, oggi non c’è nulla che non riesca a fare da sola. Esco con gli amici, vado a scuola, e ho già preso la patente. Guidare mi servirà per andare all’università l’anno prossimo». Capelli lunghi e spalle da nuotatrice, nei suoi occhi si legge tutta la determinazione di chi ha ben chiaro cosa fare della sua vita. «Mi iscriverò alla Federico II alla Facoltà di Ingegneria Biomedica, certo – racconta Angela – unire studio e nuoto non è proprio facile e gli impegni spesso si accavallano». Quattro volte a settimana da Castellammare la nuotatrice paralimpica si dirige a Portici per gli allenamenti, ha due allenatori Enzo e Francesca Allocco. Con loro ha affrontato le gare più importanti e anche quest’anno ha partecipato alla World Serie che si tiene a Lignano Sabbiadoro. E’ una donna forte Angela, vive in casa assieme a mamma Sandra, alla zia e alla sorella, hanno imparato a fare a meno degli uomini, ora sono un clan di sole donne che non chiede mai, ed è sempre in movimento. Anche se in verità un uomo nella sua vita c’è, si chiama Francesco e da due anni e mezzo è il suo angelo custode. I due fidanzati condividono la quotidianità e i sogni di una vita assieme. «Da quando sono costretta su questa sedia ho incontrato tanti ragazzi che non accettano la loro condizione, in piscina poi – racconta Angela – sono in tanti che vogliono superarsi. Ma i limiti in acqua non esistono e quando lo capiranno sarà tutto più semplice».  La libertà è forse il desiderio più grande per la 18enne stabiese che assieme agli amici di classe ha realizzato un video che parla proprio di limiti. Assieme alla professoressa Anna Bellaviti hanno partecipato e vinto la I edizione di “Raccontiamo la disabilità: luci ed ombre”. Ogni studente ha raccontato i proprio limiti di ragazzi e di atleti, il limite di Angela è il tempo.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          di Fiorangela d’Amora