Pollena Trocchia: la scuola che guarda al futuro non può prescindere l’inclusione.

Un concetto che è stato fatto proprio all’Istituto comprensivo “Gaetano Donizetti” che realizzerà all’interno della sua scuola un’aula studi interamente dedicata agli alunni ed agli studenti con diverse forme di disabilità.
Sarà uno spazio nuovo che comprende diverse progettualità – dalla musicoterapia, pressione motoria, strumenti tattili e computer con software specifici e tanti altri – affiancato da personale specializzato, che sarà realizzato grazie ai fondi europei. Lo ha annunciato la dirigente scolastica Angela Rosauro, al termine delle manifestazioni per la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, che anche a Pollena Trocchia ha visto il coinvolgimento degli alunni delle elementari e della scuola media, che hanno organizzato un flash mob nel cortile del plesso “Viviani”, in via Salvatore Fusco coinvolgendo i propri compagni affetti dalla sindrome nelle varie manifestazioni, “perché l’amore può aiutare”.
L’aula arricchirà l’istituto comprensivo e, sottolinea la dirigente, servirà per completare le offerte formative per chi ha forme di disabilità. “Nel nostro istituto, che conta una platea di circa 1200 studenti tra materne, elementari e media – spiega Rosauro – abbiamo quasi 50 ragazzi con varie disabilità, e di questi oltre l’80% ha diverse forme della sindrome dello spettro autistico. Un dato che si è triplicato rispetto agli anni passati, e la nostra scuola – prosegue – fa di tutto per trovare la chiave di accesso al mondo di questi bambini, per farli relazionare con quello esterno: qualche volta ci riusciamo, e spesso vengono a trovarmi alunni che sono riusciti ad andare avanti”. L’Istituto comprensivo fa parte del Polo d’Inclusione dell’Ambito territoriale.
Le progettualità e l’attenzione per i bambini con varie disabilità sono in continuo crescendo: la stessa manifestazione nei giorni scorsi è stato un modo per richiamare l’attenzione della politica su un tema complesso quale l’autismo del quale non si conosce che una piccola parte. Si deve quindi sensibilizzare l’opinione pubblica per incrementare la ricerca’”, ha concluso la preside.

di Patrizia Panico