A partire da metà marzo sarà disponibile per le scuole il nuovo libro pubblicato da La Medusa Editrice: la bellissima storia di Martina, affetta dalla sindrome autistica, ha l’obiettivo di informare i bambini tra i nove e gli undici anni e sensibilizzarli rispetto alla tematica.
Martina è una bambina speciale, sì, diversa, ma speciale. Martina è sensibile, è fragile, nervosa, intelligente. Martina ha paura e si protegge con il suo cappuccio verde, proprio come una tartaruga, perché non è semplice capire che cosa le succede intorno, perché Martina ha un linguaggio diverso. Non è semplice quando gli altri urlano, ma lei preferisce il silenzio, quando gli altri scherzano e lei non capisce che cosa li faccia ridere, quando vorrebbe vedere solo ordine attorno a lei, ma si sente travolta dalla confusione. E’ naturale che lei si rifugi nel suo mondo, nei numeri, nella sua tartaruga, nel suo diario. La storia di Martina è una storia comune, ma forse ancora poco raccontata, che Chiara Patarino, rinomata autrice di narrativa per bambini, ha trovato il modo di raccontare. Una sfida importante per la scrittrice che ha dovuto addentrarsi nel mondo dell’autismo e raccontarlo con il linguaggio dei bambini. Un racconto che spinge verso l’empatia, che ci lascia entrare nel mondo di Martina e che ci permette di riflettere. Un progetto nato per sensibilizzare e favorire l’integrazione, diretto in particolare ai bambini tra i 9 e gli 11 anni. “Nel raccontare la storia di Martina”, racconta la scrittrice Chiara Patarino, “non parlo assolutamente di patologia, ma di una diversità, di aspetti “speciali” che caratterizzano la bambina. Questo è il messaggio principale che volevo trasmettere ai bambini che leggeranno il libro, una diversità da comprendere che nasconde tanti aspetti bellissimi. Come si vedrà, alla fine del libro, Martina compirà un atto eroico che rivelerà come dalle fragilità possa nascere una grande forza. E’ importante anche il confronto con l’altro bambino, Rocco, che persiste in tutto il libro: Rocco è il bambino che appare coraggioso, il bulletto, che però nel corso della storia si rende conto di essersi comportato come un “coniglio” e che durante il racconto inizia piano piano a comprendere meglio Martina e anche a sentirsi come lei. Una presa di coscienza che solleverà ulteriori riflessioni da parte dei piccoli lettori” Un libro che permette di entrare nelle percezioni, nelle sensazioni di questi bambini speciali, di sviluppare una maggiore empatia e di che capire che cosa ci sia sotto il loro guscio. “Una bambina tartaruga è un’immagine bellissima, la tartaruga simbolo di resilienza, di tenacia, di forza.” si legge nell’intensa e sentita prefazione scritta da Rosalba Salvatore, la mamma di Niccolò, un bambino speciale.

di Lea Cicelyn