NAPOLI- Aumentare la consapevolezza del rischio vulcanico e orientare efficacemente l’offerta scientifico-turistica della Sede Storica dell’Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841 da Ferdinando II, Re delle Due Sicilie. Sono questi i due poli entro i quali oscillerà l’attività di ricerca del professore Biagio Simonetti, Associato di Statistica nel Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio, da qualche tempo “associato” alla struttura con un’apposita delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Nazionale dei Geofisica e Vulcanologia.
Per Simonetti si tratta di una ulteriore occasione per approfondire la sua conoscenza in materia, che ha indotto il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso – già Presidente della Comunità del Parco, oggi membro del Direttivo – a nominarlo assessore al rischio Vesuvio.
In che cosa consiste la sua attività di ricerca?
L’analisi degli studi sulla percezione del rischio nelle aree vulcaniche attive della Campania rappresenta il passo fondamentale per la costruzione di un modello sociale che permetta lo sviluppo di specifiche attività di formazione/informazione. Attività volte ad aumentare non solo la consapevolezza del rischio (il cd. “Risk Awarness”) delle comunità, ma anche la loro inclusione in un possibile processo di gestione partecipata dell’emergenza. Questo approccio contribuisce ad aumentare la resilienza delle comunità esposte ai fenomeni naturali ed ai rischi ad essi connessi. La misurazione della percezione del rischio può fornire informazioni preziose per una efficace azione di prevenzione degli effetti dei disastri naturali e per una migliore messa a punto di strategie educative.
Come si colloca la sua azione nell’ambito delle attività poste in essere dall’Osservatorio Vesuviano?
La mia attività si inserisce in modo coerente all’interno delle attività di ricerca dell’Osservatorio, dove vengono già condotti studi in ambito geofisico, statistico e informatico relativi al trattamento di dati relativi alla percezione del rischio vulcanico. Non a caso sono, infatti, presenti ricercatori di Fisica, Statistica e Analisi dei dati con esperienza decennale nello studio di metodologie di ricerca per l’elaborazione di dati raccolti mediante questionario per la valutazione della percezione del rischio vulcanico.
In concreto lei che cosa andrà a studiare?
Al fine di valutare la percezione, si rende necessario costruire questionari specifici, raccogliere ed elaborare i dati mediante opportune tecniche statistiche univariate, bivariate e multivariate. È, dunque, necessaria la composizione di un gruppo di ricerca integrato con competenze statistiche specifiche che possa realizzare studi completi di analisi della percezione del rischio vulcanico. La Sede Storica dell’Osservatorio Vesuviano rappresenta una struttura ideale per lo sviluppo della conoscenza delle scienze geologiche e vulcanologiche fornendo un servizio al pubblico di enorme carattere culturale. L’integrazione dei risultati ottenuti darà vita ad un modello che, comunque, consentirà, da un lato, di aumentare la consapevolezza del rischio e, dall’altro di orientare efficacemente l’offerta scientifico-turistica della Sede Storica dell’Osservatorio Vesuviano.

di Carmine Alboretti