NAPOLI – La droga continua a rappresentare una sfida significativa per le società europee. Oltre 93 milioni di europei hanno provato una droga illecita nella loro vita e i decessi per overdose continuano ad aumentare per il terzo anno di seguito.
“Mi preoccupa soprattutto che i giovani siano esposti a molte nuove droghe pericolose. Tra il 2009 e il 2016, in Europa sono già stati individuati 25 oppioidi estremamente potenti: per produrre molte migliaia di dosi bastano piccole quantità di queste sostanze, che costituiscono così una crescente minaccia per la salute. La relazione europea annuale sulla droga offre l’analisi, le indicazioni e gli strumenti necessari per affrontare questa minaccia unitamente in tutta Europa. Questo, non solo per proteggere la salute dei nostri cittadini, ma anche per porre fine agli ingenti profitti che derivano dalle droghe e finiscono nelle tasche della criminalità organizzata in Europa ed oltre”. Lo afferma Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per migrazione, affari interni e cittadinanza, commentando i dati dello European Drug Report.
La relazione odierna mostra una preoccupazione per il crescente numero di decessi per overdose di droga in Europa, che è in aumento per il terzo anno consecutivo. Si stima che nel 2015, in Europa, vi sia stato un totale di 8 441 decessi per overdose, legati principalmente all’eroina e ad altri oppioidi, pari a un aumento del 6 % rispetto ai 7 950 decessi stimati negli stessi 30 paesi nel 2014. Incrementi sono stati riportati in quasi tutte le fasce di età in particolare in Germania, Lituania, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito e Turchia.
Le nuove sostanze psicoattive (NPS/“nuove droghe”) rimangono una sfida considerevole per la sanità pubblica in Europa. Non sottoposte ai controlli antidroga internazionali, comprendono un vasto assortimento di sostanze sintetiche, fra cui cannabinoidi, catinoni, oppioidi e benzodiazepine.
Nel 2016, 66 nuove sostanze psicoattive sono state rilevate per la prima volta tramite il Sistema di allerta precoce dell’UE (EWS), al ritmo di più di una a settimana. Sebbene questa cifra sia indice di un rallentamento del ritmo a cui si stanno introducendo nuove sostanze sul mercato — nel 2015 ne sono state rilevate 98 — il numero complessivo di sostanze attualmente disponibili resta elevato. A fine 2016 l’EMCDDA monitorava più di 620 nuove sostanze psicoattive (rispetto alle circa 350 del 2013).
Il direttore dell’EMCDDA, Alexis Goosdeel afferma: “Le nostre conclusioni più recenti indicano che le risposte alle nuove sostanze psicoattive, come ad esempio la nuova legislazione e le misure mirate alla vendita in negozi, potrebbero incidere sulla comparsa di nuove sostanze psicoattive sul mercato. Malgrado i segnali positivi di un rallentamento nell’innovazione del prodotto, purtroppo, la disponibilità complessiva rimane elevata. Stiamo constatando una maggiore clandestinizzazione delle vendite di queste sostanze, con transazioni realizzate online o sul mercato delle sostanze illecite e abbiamo assistito alla recente comparsa di alcune sostanze estremamente potenti, associate a decessi e gravi intossicazioni”.
Le sostanze stimolanti illecite consumante più comunemente in Europa sono la cocaina, l’MDMA (talvolta chiamata “ecstasy” sotto forma di compresse) e le anfetamine (anfetamine e metanfetamine). Il consumo di cocaina è maggiore nei paesi dell’Europa occidentale e meridionale, questo si riflette nella presenza di porti di arrivo e rotte di traffico; mentre il consumo di anfetamine è più marcato in Europa settentrionale e orientale. Con la comparsa di nuovi stimolanti (ad es. fenetilamine e catinoni), il mercato di queste sostanze è diventato sempre più complesso negli ultimi anni.
Circa 17,5 milioni di adulti europei (15-64 anni) hanno provato la cocaina in qualche momento della loro vita. Di questi, circa 2,3 milioni sono giovani adulti (15-34 anni) che hanno fatto uso di droga negli ultimi dodici mesi. Le indagini nazionali dal 2014 mostrano che i livelli di consumo di cocaina sono fondamentalmente stabili.
Sono invece 87,7 milioni gli adulti europei (15-64 anni) che hanno provato la cannabis nel corso della loro vita. Di questi, si stima che 17,1 milioni siano giovani europei (15-34 anni) che hanno fatto uso di cannabis negli ultimi 12 mesi. Circa l’1 % degli adulti europei consuma cannabis quotidianamente o quasi (consumo per 20 giorni o più nell’ultimo mese).

di Danila Navarra

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