01NAPOLI – La costiera a nord di Napoli potrebbe essere uno dei principali luoghi di aggregazione turistica della Campania. Questo a patto che le acque, le spiagge, le strade fossero pulite. Dove la pubblica amministrazione non riesce ad arrivare arrivano i cittadini. Da circa un anno alcuni cittadini del luogo si sono riuniti costituendo l’associazione “Licola mare pulito”. Di queste un gruppo ristretto si occupa di ripulire quotidianamente il tratto di spiaggia affidata loro, che va dal canale Alveo dei Camaldoli fino al confine con Giugliano. Ad oggi l’associazione conta oltre trecento iscritti.  «Nella primavera dello scorso anno – racconta Vincent Bercioux, presidente di “Licola mare pulito”– c’è stato un lungo periodo di piogge torrenziali. Questo faceva sì che dai canali dell’alveo fossero trascinati a mare e sulla spiaggia detriti di qualsiasi genere. Decisi che era necessario fare qualcosa». Il problema dei rifiuti resta. Non solo quelli che si accumulano quotidianamente nel corso del periodo estivo, che gli avventori della spiaggia già depositano nei bidoni, ma quelli che continuano ad arrivare dagli scarichi a mare e dal mare stesso che li riporta sulla spiaggia.

L’alveo non raccoglie i soli rifiuti del Comune di Pozzuoli, ma di diversi altre dell’area nord di Napoli che sembrano non essere interessati a trovare una soluzione. Non sembrano interessati neanche alcuni imprenditori locali. Percorrendo a piedi il bagnasciuga che collega le varie spiagge, e dunque i lidi limitrofi, in alcuni casi la sabbia è sporca ed in alcuni punti si ammassano rifiuti. Il problema è, e resta sempre, anche culturale. Neanche i bagnanti si preoccupano di stendersi al sole a pochi metri dai rifiuti. Neanche quelli che pagano l’ingresso e i confort di un lido privato.

di Ciro Oliviero @ciro_oliviero

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