pensioni-donneROMA – Le pensioni degli uomini sono più cospicue di quelle delle donne. Il dato emerge da un’analisi condotta da Istat e Inps: l’importo medio annuo delle prestazioni di titolarità maschile ammonta a 14.460 euro, il 65,6% in più di quello delle pensioni di titolarità femminile, che si attesta a 8.732 euro. Tuttavia in media il numero di trattamenti percepiti è maggiore nelle donne rispetto agli uomini e per questo il divario economico di genere si riduce al 43,8% se calcolato sul reddito pensionistico, che risulta pari a 19.022 euro per gli uomini e a 13.228 per le donne. l’Istat ha analizzato i trattamenti pensionistici erogati a 23 milioni e 686.348 italiani. «Le donne sono state a lungo discriminate nei posti di lavoro, hanno lavorato tanto e con stipendi più bassi degli uomini. È per questo che oggi che sono in pensione sono più povere. Diciamo che purtroppo sono davvero l’ultima ruota del carro, anche perché non è mai stato riconosciuto loro il lavoro di cura che hanno svolto e che continuano ancora a svolgere». Così il segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone commenta i dati forniti dall’Istat. «Per invertire questa tendenza – ha continuato il segretario generale della Spi-Cgil – bisogna intervenire sul lavoro e per farlo ci vogliono più diritti e più uguaglianza. Non sarebbe male inoltre che nel rivedere la riforma Fornero si intervenisse per correggere i danni che quella riforma ha prodotto anche alle donne, che sono tanti e pesantissimi».

di Francesco Gravetti

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