sangue_NAPOLI- Arriva il caldo e, come ogni estate, si va incontro a una possibile “emergenza sangue”. Maria Michela Acampora,rappresentante di Fratres, gruppi di donatori di sangue delle  Misercordie,  ci spiega: «durante il periodo estivo si riscontra una diminuzione delle donazioni causate dagli spostamenti dei donatori per le vacanza e in contemporanea si verifica un aumento degli incidenti in cui le persone coinvolte hanno bisogno di sangue». L’associazione Fratres, che si occupa della raccolta di sangue, organizza mensilmente dei punti di raccolta nelle sedi della Asl 3 sud e Asl 2 nord di Napoli, e in via preventiva organizza delle giornate di sensibilizzazione in cui sarà possibile donare per evitare che si verifichi l’emergenza durante il periodo estivo. Anche l’Avis si sta occupando della raccolta di sangue allestendo dei centri di raccolta straordinari. Il Presidente comprensoriale dell’associazione Lino Di Martino ci spiega: «L’Avis ha predisposto delle giornate in cui ci saranno delle raccolte straordinarie principalmente sul litorale domizio, meta turistica, e sul  litorale Caracciolo a Napoli, dove sarà possibile donare il sangue il venerdi , il sabato e la domenica dalle ore 18 alle ore 23». La situazione – continua Di Martino- pur non essendo ancora agosto, dove si registra la diminuzione delle donazioni causate dalle vacanze dei donatori, è critica e i reparti sono già in emergenza sangue. Al momento i reparti necessitano soprattutto di 0 negativo».
L’APPELLO DELL’EMATOLOGO- Il  problema, però, in Campania non riguarda solo il periodo estivo, i centri di ematologia si trovano ad affrontare una mancanza di trasfusioni durante tutto l’anno e in particolare nel periodo natalizio e in quello estivo nei quali si verifica una minore affluenza. Secondo il dottor Federico Chiurazzi, responsabile del reparto di ematologia del II Policlinico Federico II  di Napoli, in Campania manca la cultura del donare e i pochi donatori sono quelli che hanno a che fare ogni giorno con persone malate che necessitano di trasfusione come i leucemici. Sono già stati fatti innumerevoli appelli sia dai medici che dalle associazioni che si occupano della raccolta sangue ai quali si aggiunge quello del Dottor Chiurazzi: «Non bisogna donare solo quando si ha un amico o un parente che necessita di una trasfusione. Tutti dovrebbero farlo, perché non solo non è nocivo e può aiutare il prossimo ma aiuta a tenere sotto controllo i valori del sangue poiché prima di donare i medici visitano gli aspiranti donatori e nel caso in cui si possano verificare problemi, in ogni caso non gravi, la donazione non avviene».

di Norma Gaetani

 

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