ROMA – Secondo Flavio Romani, presidente di Arcigay, dovranno essere la legge che punisca i reati per omofobia e il matrimonio egualitario i cardini su cui il nuovo governo dovrà incentrare il dibattito sui diritti. «Vista la situazione italiana, con il rinnovo del Parlamento ci aspettiamo che il tema dei diritti finisca in secondo o terzo piano – sostiene Romani – Oggi viene ancora sottovalutato il problema dei diritti negati in questo Paese». È proprio sul fronte di questa battaglia che Arcigay si schiererà per il riconoscimento dei diritti della comunità LGBT. «Ci impegneremo perché il Parlamento faccia tutti i passi avanti per arrivare a fornire risposte ad almeno due delle rivendicazioni che contano».
Stando a quanto dichiarato da Romani, inoltre, l’Italia potrebbe prendere come modello il dibattito avvenuto in Francia, grazie al quale il governo Hollande ha approvato la legge che consente a persone dello stesso sesso di sposarsi e adottare bambini. «Oggi abbiamo una rappresentanza cattolica ridotta ai minimi termini, c’è il Parlamento più laico della storia repubblicana: potenzialmente i numeri ci sono, resteremo a vedere se ci sarà una buona volontà dei parlamentari e le loro capacità di fare politica vera».

di Claudia Di Perna

 

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