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Crescono i cittadini non comunitari regolari in Italia

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ROMA. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, all’inizio dell’anno erano presenti regolarmente in Italia 3,6 milioni di cittadini non comunitari. Mentre per l’ Istat, il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia tra il 2011 e il 2012 è aumentato di circa 102 mila unità.
I GIOVANI – I minori non comunitari presenti nel nostro paese oggi rappresentano il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti. Attualmente in Italia vivono più di 500 mila ragazzi e stranieri non comunitari e la quota differisce a seconda della collettività di appartenenza: i numeri più alti interessano la Cina e le Filippine con il 70%, mentre quelli più bassi sono per l’Ucraina e Moldova con il 40%.Il 37% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia vive nel Nord-Ovest, il 29% nel Nord-Est, il 22% al Centro e solo il 13% nel Mezzogiorno.
IN CRESCITA NEL SETTENTRIONE – Quasi la metà degli extracomunitari ha un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, la quota più elevata si registra nelle province di Bolzano, Biella, Pistoia, Sondrio e Gorizia. Nel 2010 sono stati rilasciati quasi 600 mila nuovi permessi di soggiorno di cui il 60% giustificati con motivi di lavoro e il restante 40% con motivi di famiglia. Nel 2011 invece, sono stati rilasciati il 40% in meno di permessi di soggiorno rispetto all’anno precedente e le motivazioni per il rilascio riguardavano l’asilo e protezione umanitaria, ciò ha determinato anche un mutamento della geografia delle principali mete. Questo tipo di flussi, infatti ha interessato soprattutto il Sud dell’Italia e le isole.
NORD AFRICA E PAESI DELL’EST – Nel 2011 erano presenti circa 1,7 milioni di stranieri mentre nel 2012 aumentano a 1,8 milioni. Tra le prime dieci cittadinanze, la quota di soggiornanti di lungo periodo è particolarmente rilevante per l’Albania, Marocco e Tunisia. Si evidenzia una maggiore presenza femminile tra coloro che provengono dall’Ucraina (81%), dalla Moldova (68%) e dalle Filippine (58%), mentre una maggiore presenza maschile si rileva tra le persone provenienti dall’Egitto (72%), Bangladesh (71%), Tunisia (65%) e India (66%).

di Paola Grasso

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