di Mirella D’Ambrosio
ROMA. Nel 2011 si registra il record delle persone costrette a fuggire dal proprio paese: sono 800 mila quelli che hanno attraversato i confini nazionali diventando rifugiati, la cifra più alta dal 2000. È quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato oggi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) “2011 Global Trends”. Sono 42,5 milioni i rifugiati, sfollati e richiedenti asilo: una “tendenza preoccupante”. Complessivamente 4,3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie aree d’origine, 800.000 delle quali attraversando il confine dei propri stati e diventando rifugiati. Alla fine del 2011 in tutto il mondo vi erano 42,5 milioni di persone tra rifugiati (15,4 milioni), sfollati interni (26,4 milioni) o persone in attesa di una risposta in merito alla loro domanda d’asilo (895.000).
“QUESTI SONO TEMPI DIFFICILII”. Nonostante l’elevato numero di nuovi rifugiati, però, la cifra complessiva è risultata inferiore al totale del 2010 (43,7 milioni), soprattutto per effetto del ritorno a casa di un gran numero di sfollati: 3,2 milioni, la cifra più alta da oltre un decennio. «Il 2011 ha visto sofferenze di dimensioni memorabili. Il fatto che così tante vite siano state sconvolte in un periodo di tempo così breve implica enormi costi personali per tutti coloro che ne sono stati colpiti – afferma António Guterres, Alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a capo dell’Unhcr -. Possiamo solo essere grati del fatto che nella maggior parte dei casi il sistema internazionale atto a proteggere queste persone sia rimasto saldo e che le frontiere siano rimaste aperte. Questi sono tempi difficili». Una tendenza che viene definita “preoccupante” poiché il fenomeno delle migrazioni forzate registra numeri sempre più alti, con cifre annuali che superano i 42 milioni di persone in ognuno degli ultimi 5 anni. Inoltre, una persona che diventa rifugiato è probabile che rimanga in tale condizione per molti anni, spesso bloccato in un campo profughi o vivendo in condizioni precarie in un centro urbano.
LA CAMPAGNA UNHCR. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha lanciato un video messaggio di Angelina Jolie, inviato Speciale, prodotto in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra il 20 giugno. Il video, realizzato nell’ambito della campagna “Dilemmi” che ha come obiettivo quello di contrastare l’intolleranza e la xenofobia nei confronti dei rifugiati, è disponibile anche nelle versioni dei singoli
paesi attraverso testimonial nazionali, tutti uniti nel lanciare lo stesso messaggio: “Nessuno sceglie di diventare rifugiato” .
PER SAPERNE DI PIU’
Boom richieste in Italia 

di Mirella D’Ambrosio

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