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Progetto “Officina della legalità” tra le vele di Scampia

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NAPOLI. Dopo il no a una fiction che avrebbe dovuto riprendere e svelare   segreti e quotidianità di un quartiere difficile,  ecco il riscatto.  Alla volta della rinascita. L’Associazione Resistenza Anticamorra, dopo innumerevoli dinieghi da parte della giunta Iervolino, è riuscita ad avere in comodato d’uso gratuito dal Comune di Napoli, un immobile abbandonato. Si tratta dell’ex istituto Ipia di Scampia, fino a pochi giorni fa, ritrovo di tossicodipendenti. «Sarà una realtà presente su tutto il territorio- sottolinea Ciro Corona presidente dell’Associazione Resistenza Anticamorra-. Uno tra i primi  beni comuni di Scampia, nati per offrire inserimento alle classi svantaggiate. Il nostro, sarà un vero e proprio segnale. Inizieremo col dipingere cancellate e pareti esterne per ridare colore e vitalità. Tra le iniziative in cantiere c’è la costruzione di un ristorante pizzeria sociale, gestito da una comunità di minori a rischio, ex drogati e detenuti, orti sociali curati dagli anziani del quartiere, un laboratorio  permanente, una palestra, una sala prove e d’incisione diretta dal gruppo musicale A’67 , oltre che un polo delle associazioni». Nella più completa incuria e desolazione, c’è dunque chi ha trovato la forza e il coraggio di agire per cambiare. Le “stanze del buco”, si trasformeranno in una vera e propria  officina della legalità. Un progetto importante, di rottura,che segna il limite tra chi vuole questa terra territorio di sole faide e chi lotta per riportarne la normalità. E’ già stata fatta la bonifica igienico- sanitaria, a opera del Comune, e sono in corso i lavori che vedranno la nascita di un centro dedicato  a Gelsomina Verde, vittima innocente della camorra.

 di Carmela Cassese

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