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Scuola a Napoli, 281 posti in più per i bimbi. Il punto con l’assessora Striano su nidi e infanzia

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L’inizio dell’anno scolastico ha portato con sé diverse sfide e novità per il Comune di Napoli, che sta affrontando un processo di ampliamento e rinnovamento delle strutture educative per l’infanzia. Con l’assessora all’Istruzione e alle Famiglie Maura Striano abbiamo fatto il punto della situazione sui primi giorni di scuola, le difficoltà incontrate, e le iniziative per ampliare l’offerta educativa sul territorio. Tra le principali novità, l’introduzione di 8 nuove sezioni primavera (due già attive) e l’ampliamento di strutture esistenti, con l’obiettivo di accogliere, quest’anno, 281 bimbi in più.
Assessora, come è iniziato l’anno scolastico? Ci sono state delle criticità particolari?
“Abbiamo avuto una partenza positiva in quasi tutte le strutture, tranne che alla Maria Cristina di Savoia, nella terza Municipalità, dove stiamo completando dei lavori di ampliamento. Abbiamo aggiunto una sezione primavera e aumentato il numero dei posti disponibili, ma questi lavori richiedono nuove certificazioni antincendio e qualche ritardo. La struttura inizierà il 29 settembre invece dell’11 settembre. Mentre invece nelle altre abbiamo iniziato, sebbene avessimo avuto delle difficoltà perché abbiamo dovuto fare dei controlli, degli approfondimenti, delle prove di carico su alcuni solai, proprio per essere sicuri di poter partire in sicurezza su alcune strutture della sesta municipalità. Abbiamo fatto queste prove di carico e quindi due delle strutture che abbiamo sottoposto a controllo sono risultate agibili, quindi le abbiamo fatte aprire anche se con qualche giorno di ritardo e sono il nido Laghetto e il nido Maranda. Per il nido Lotto 0, abbiamo dovuto adattare una struttura non pensata per ospitare bambini, ma ora è operativa e gli interventi sono in corso. Qui abbiamo cercato di trovare uno spazio adeguato al piano terra ampio e rifunzionalizzato tutto, anche i bagni e quindi anche quello è partito. Perciò abbiamo deciso di dislocarli almeno per un po’ di tempo presso altre strutture per fare comunque avviare l’anno educativo e poi appena abbiamo fatto tutte le verifiche e fatto gli interventi necessari li riportiamo lì, perché comunque quello è un polo per l’infanzia prezioso in quel contesto quindi saremo veloci anche di fare appunto questo intervento”.
Quali sono le novità per quest’anno, in termini di ampliamento e nuovi posti?
“Abbiamo aperto nuove sezioni primavera, ad esempio, presso la scuola dell’infanzia Vanvitelli, che accoglierà 20 bambini. E’ tutto pronto. Li prenderemo dalla lista di attesa dei nidi limitrofi, perché abbiamo ottenuto tante liste di attesa nei nostri nidi comunali. Inoltre, abbiamo aperto una nuova sezione primavera a Scampia, presso la scuola dell’infanzia Labriola. Stiamo anche raccogliendo le iscrizioni per due nuovi asili nido che abbiamo aperto e che sono proprio nuovi: a Calata Capodichino e Via Valente. Qui siamo raccogliendo le iscrizioni per poter poi partire appena abbiamo il numero di bambini.
C’è carenza di personale?
Ci sono 50 educatori nuovi che abbiamo preso e dobbiamo prendere 128 maestre a tempo determinato, però ce ne mancano ancora una quarantina. Noi stiamo facendo le convocazioni ma non tutte si presentano quindi abbiamo dovuto fare delle nuove convocazioni.
In termini di numeri, quanti bambini sono stati accolti quest’anno rispetto all’anno precedente?
“È ancora difficile fornire un numero preciso, dato che siamo in una fase di ambientamento. Tuttavia, il nostro obiettivo per quest’anno è di accogliere 281 bambini in più rispetto allo scorso anno. Siamo ancora in fase di verifica delle iscrizioni, quindi i numeri definitivi li avremo a metà ottobre, quando avremo un quadro completo delle iscrizioni, delle rinunce e degli spostamenti.”
Oltre alle sezioni primavera, quali altre strutture sono previste?
“Oltre alle due sezioni primavera già avviate, quest’anno apriremo un totale di 8 nuove sezioni primavera in tutta la città.”
Quali sono gli obiettivi futuri per le scuole dell’infanzia e gli asili nido a Napoli?
“Il nostro obiettivo è di essere completamente in linea con gli standard richiesti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) entro il 2026-2027. Questo include la creazione di nuovi posti e l’ampliamento delle strutture esistenti. Nel lungo periodo, l’Europa sta richiedendo un’ulteriore espansione, con un obiettivo del 45% di copertura, quindi, se necessario, dovremo riparametrare i nostri piani in base alle richieste europee.”
La povertà educativa minorile è un tema molto attuale. Come avete affrontato il problema e quali sono le prospettive future?
“Diciamo che 3 milioni non è che proprio un finanziamento adeguato, tra l’altro fino al 2027 e quindi già comunque a termine. La cifra non riesce a rispondere agli obiettivi e target di tutti i progetti che sono in campo e che dovrebbero essere in campo. Noi riteniamo che il fondo debba essere rifinanziato in modo strutturale e con una cifra più adeguata, in modo che le politiche di contrasto alla povertà educativa possano essere sostenibili nel tempo.”
Infine, il presidente Mattarella sarà presente per l’inaugurazione dell’anno scolastico. Quale significato ha questa visita per Napoli?
Penso che sia un segnale molto importante per due motivi. Il primo è perché c’è una attenzione alla scuola, quindi all’educazione che è un presidio essenziale, d’altra parte è un diritto riconosciuto a livello costituzionale. Quindi tutte le istituzioni si devono mettere in gioco per garantire un’educazione di qualità equa e accessibile a tutti. Il secondo punto è perché si interessa delle nostre scuole e poi so che andrà anche a Nisida quindi c’è una attenzione particolare al recupero dei giovani”.
di Adriano Affinito