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Quando il buio non fa paura: all’ombra del Vesuvio lo Showdown accende la luce dell’integrazione
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Lo Showdown, insieme al Goalball e al Torball, è tra gli sport più diffusi rivolti agli ipovedenti e ai non vedenti, anche se a praticarlo possono essere anche i vedenti. Si tratta di una sorta di ping pong, in cui si affrontano due giocatori protetti da mascherina e per giocare occorrono guanto, racchetta e pallina sonora. Inserito anche tra le discipline paraolimpiche, lo Showdown è considerato tra gli sport più inclusivi ed aggreganti per le persone con disabilità visiva che, cimentandosi in questa disciplina, hanno la possibilità di conoscersi e socializzare, ma anche di sentirsi completamente autonomi.
Per sensibilizzare al tema e promuovere questa attività sportiva, la rete CIVES e l’associazione Real Vesuviana, organizzazioni che operano sul territorio vesuviano, si sono messe insieme, dedicando allo Showdown una intera giornata all’interno della Biblioteca Comunale di Madonna dell’Arco (Na).
Ogni sabato dalle 10 alle 12, porte aperte presso la sede vesuviana per tutti coloro che siano interessati a praticare questo sport o ad avvicinarsi alle discipline per le persone con disabilità visiva. «Abbiamo un tavolo e lo mettiamo a disposizione di tutti – spiega il presidente della rete che promuove l’iniziativa, Giuseppe Fornero – Lo Showdown è un’attività nata per favorire l’integrazione e l’inclusione di ipovedenti e non vedenti, ma ci possono giocare anche persone vedenti, che si fanno bendare per l’occasione, quindi l’iniziativa è davvero accessibile e aperta a tutti».
Un nuovo passo per diffondere lo Showdown e creare spazi di partecipazione, crescita ed inclusione nella provincia napoletana. L’evento è frutto di una convenzione firmata tra la Real Vesuviana – parte integrante della rete CIVES – e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, con cui vengono avviati percorsi formativi e pratici per studenti e stagisti. La stagista Rossella Riccardi sarà la prima a condurre e coordinare l’attività, affiancata dallo staff della rete CIVES. Fornero apre però ancora di più al territorio: «Intendiamo ampliare la platea. Per ora sono in 15 a partecipare, ma possiamo arrivare almeno fino a 20 persone; si può prendere parte a questo gioco dai 12 anni in su».
Tra le attività proposte sul territorio anche il Torball, un gioco che consiste nel tirare la palla con le mani, lungo il pavimento facendola passare sotto tre corde senza toccarle. «Stiamo riscuotendo un certo successo – sottolinea il presidente Giuseppe Fornero – Ci alleniamo anche con altre squadre del territorio presso il plesso scolastico Boccaccio di S. Anastasia, partecipando al campionato di serie B». Anche in questo caso, chi vuole cimentarsi può rivolgersi all’organizzazione vesuviana. Tra le altre proposte dell’associazione – che ha una sede completamente accessibile a Madonna dell’Arco – c’è anche uno sportello per il supporto psicologico rivolto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che apre di lunedì pomeriggio dalle 16 alle 18.
(Per informazioni: 081 898 3113 – 351 090 3222; segreteriacives@gmail.com).
di Maria Nocerino






