Si chiama “INTRECCI DI COMUNITÀ” il progetto sostenuto da Fondazione con il
Sud e Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel, nell’ambito del bando Nel cuore
del sud – unico finanziato in Basilicata – presentato sabato 10 giugno a Maratea.
Sono intervenuti alla presentazione il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli,
Antonio Nicoletti (direttore di APT Basilicata) Saverio Primavera (Asset
Basilicata), l’Assessore Valentina Trotta del Comune di Maratea, e gli ideatori del
progetto Ilaria d’Auria (InMateria APS), Marialuisa Firpo (Liberi Libri) e Angelo
Licasale (InMateria APS).
Un progetto ambizioso, il cui obiettivo è la nascita a Maratea della Nuova
Libbaneria Mediterranea come impresa sociale di comunità al femminile, per
sviluppare una filiera produttiva di artigianato ecosostenibile, di design
contemporaneo e turismo esperienziale a partire dal recupero della lavorazione dei
“libbani”, le corde vegetali prodotte a Maratea fino alla fine degli anni ‘70.
Un partenariato ampio e articolato – che si snoda lungo tutto il territorio nazionale
dalla Calabria al Piemonte – è l’ossatura su cui si basa il progetto, con il CIF-Centro
Italiano Femminile di Lauria come capofila e Auser Lauria, Auser Rivello, Asset –
Azienda speciale della Camera di Commercio della Basilicata, Cittadellarte-
Fondazione Pistoletto, Comune di Maratea, Fabbrica Tessile Bossio, Fondazione
Francesco Saverio Nitti, Forum delle Associazioni di Maratea, InMateria, Liberi
Libri, Mov Lauria.
Il progetto è entrato nel vivo nel mese di marzo con la selezione delle donne
beneficiarie. Un gruppo di 20 donne di Maratea, Lauria, Trecchina e donne
ospiti dello SPRAR e del SAI di Lauria – di età diverse e con storie differenti – che
con grande entusiasmo ha iniziato a seguire i laboratori di ceramica, di storytelling
e di tecnica tradizionale di produzione (prime azioni del progetto). Acquisiscono
così conoscenze storiche, culturali e ambientali, capacità comunicative e
relazionali, manualità, creatività, abilità a lavorare in squadra e a gestire conflitti.
Sta avvenendo già dal primo giorno senza bisogno di parlare la stessa lingua. “Se
dobbiamo diventare una cooperativa, iniziamo a cooperare da subito” ha detto una
di loro di fronte a un problema logistico, costruendo di fatto una squadra. Durante
l’incontro di sabato, affiancate dalle formatrici, Beatrice Avigliano, Rosa Brando,
Maria Laura Galiano e Angelina Tortorella, si sono rese protagoniste mostrando al
pubblico come si intrecciano i fili di “tagliamani”, in gergo la pianta con cui si
producono le corde.
“Per il CIF è un orgoglio poter essere capofila in un programma di inclusione
sociale e lavorativa le cui destinatarie sono donne di questa terra e con una
vocazione per le tradizioni locali.” Sono le parole di Antonella Viceconti presidente
del CIF Centro Italiano Femminile Regionale Basilicata.
La storia dei libbani affonda le radici in un passato storico che appartiene alla
memoria di tutta la comunità locale. Una microeconomia che storicamente ha
permesso la sopravvivenza di molte famiglie e che oggi riacquista valore attraverso
la sua rivalutazione.
Dal 2019 è iniziata l’avventura del recupero della lavorazione dei libbani
nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura grazie al progetto Ri-
Corda, che già proiettava i libbani verso il futuro in chiave contemporanea e la
visione della Nuova Libbaneria Mediterranea.
Grazie al sostegno di Fondazione con il Sud e Enel Cuore Onlus la Nuova
Libbaneria Mediterranea diventa concreta con la creazione di un’impresa
sociale, con sede a Maratea, per la produzione di artigianato tradizionale, di
design contemporaneo e turismo esperienziale.
Sabato mattina – dopo i saluti di Daniele Stoppelli Sindaco di Maratea – si è
discusso di filantropia, comunità, futuro, territorio, lavoro, passioni. Sono
queste le parole chiave intorno a cui si sviluppa tutto il progetto.
Un racconto a più voci, per approfondire i diversi aspetti, tutti raccolti in un grande
cerchio, nessuna platea. Sono intervenuti Ilaria d’Auria (InMateria APS),
Marialuisa Firpo (Liberi Libri) e Angelo Licasale (InMateria APS) per raccontare
la storia e il futuro di questo processo, l’Assessore Valentina Trotta del Comune
di Maratea sul valore e la ricaduta che un progetto del genere ha sul territorio e
sulla comunità locale. Saverio Primavera di Asset Basilicata ha spiegato le chiavi
del successo di un’impresa sociale e quanto sia importante investire in imprese che
hanno come obiettivo l’inclusione sociale e lavorativa, affiancandole per diventare
autosufficienti.
Antonio Nicoletti direttore di APT Basilicata, da sempre sensibile all’artigianato
e che oggi porta avanti – tra gli altri – il “turismo delle passioni” ha scelto Maratea
come uno dei luoghi in Basilicata dove presentare questa nuova prospettiva di
sviluppo turistica e a tal proposito si è parlato della Nuova Libbareria Mediterranea.
Anche la Fondazione Matera Basilicata 2019, affianca il progetto con Rita Orlando,
Manager di Open Design School, per lo sviluppo del design contemporaneo. Inoltre
la Nuova Libbaneria Mediterranea è oggetto di studi nell’ambito dei tirocini formativi
del Corso di Design per la Comunità (CoDe) del DIARC dell’Università Federico II
di Napoli coordinati dalla professoressa Carla Langella. Nuove partnership, oltre il partenariato, che dimostrano il valore forte di questo percorso e che ne ampliano gli
orizzonti.
“Oggi è stato un grande esercizio di comunità: abbiamo toccato con mano
interesse dei cittadini, delle associazioni, dei partner, dei giornalisti che hanno
viaggiato per raggiungere Maratea e ascoltare il nostro racconto- dice Ilaria d’Auria
– coordinatrice del progetto – al termine dell’incontro. Un’atmosfera di partecipazione ha effettivamente caratterizzato l’incontro facendo sentire ciascuno, anche e soprattutto le donne beneficiarie, parte di questa storia”.
Il percorso- Il progetto durerà 30 mesi e avrà diverse fasi di formazione volte ad acquisire
tecniche di produzione e competenze gestionali.
I laboratori di produzione e design che vedranno alcune residenze di designer e
innovatori per lo sviluppo di prototipi di oggetti artigianali, di design contemporaneo
e di esperienze turistiche trasformative legate alla produzione dei libbani.
In seguito la formazione continuerà con i tirocini formativi presso la Fabbrica Tessile
Bossio di Calopezzati (CS) specializzata nella tessitura di fibre naturali, dove si
sperimenterà il lavoro in fabbrica e lo sviluppo di nuovi utilizzi del materiale.
ASSET Basilicata affronterà la formazione gestionale sviluppando il progetto
imprenditoriale e seguendo il lancio dei prodotti. L’ultima fase del progetto si
focalizza sul perfezionamento, posizionamento e commercializzazione della nuova
linea di prodotti artigianali e turistici.
Le donne al termine del processo sapranno produrre, narrare, e vendere prodotti
tangibili e intangibili sia online che al dettaglio circondate da reti relazionali
consolidate, andando a costruire un’offerta di artigianato locale e turismo
esperienziale capace di incidere sulla stagionalità e sul territorio.
Questo è il primo passo di un lungo e articolato percorso. “Intrecci di comunità” è
un progetto complesso che – attraverso lo sviluppo della Nuova Libbaneria
Mediterranea – punta a valorizzare il patrimonio culturale locale rendendolo
materia viva, opportunità di lavoro e di sviluppo del territorio.