La Fondazione è impegnata da anni nella promozione e sostegno di iniziative e progetti per l’inserimento socio-lavorativo di persone detenute attraverso bandi ad hoc. Il lavoro, oltre a restituire dignità al tempo trascorso in carcere per scontare la propria pena, è l’elemento principale che riduce drasticamente le percentuali di recidive, che si verificano in quasi il 70% dei casi tra chi non lavora e solo nel 2% tra chi ha vissuto un’esperienza lavorativa. Da considerare, inoltre, le ricadute positive sull’autostima e sul benessere. Ciò acquista ancora più importanza se si considerano gli allarmanti dati sul fenomeno dell’autolesionismo e dei suicidi in carcere: secondo i dati del Consiglio d’Europa, nel 2022 il tasso di suicidi nelle carceri italiane era più del doppio della media europea (15 casi ogni 10.000 persone detenute, a fronte di una media di 7,2 casi). Nel 2025 si contano già 134 decessi in carcere per suicidi, carenza nell’assistenza sanitaria, morti per cause non chiare, overdose (dati “Morire di carcere”, Ristretti.org).
“Le temperature molto alte di queste settimane diventano drammaticamente più insostenibili in un contesto come quello carcerario in cui al caldo si aggiungono altri fattori, su tutti il sovraffollamento, che possono contribuire, tra l’altro, a creare tensioni e incidenti” sottolinea Stefano Consiglio, presidente della Fondazione con il Sud. “Crediamo nel principio rieducativo della pena e siamo impegnati nel sostenere azioni e progetti che offrano una seconda opportunità alle persone detenute, confortati anche dai risultati evidenti di abbattimento della recidiva. Se è vero che il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri, allora occorre fare tanto. In queste settimane di caldo intenso, donando i ventilatori, una piccola azione concreta sebbene parziale rispetto alle reali esigenze degli istituti di pena meridionali, vogliamo alzare un po’ il livello di civiltà e di attenzione sulle condizioni delle carceri italiane”.
I dispositivi sono stati donati dalla Fondazione con il Sud partendo dall’esempio della recente donazione di ventilatori al carcere di Uta in provincia di Cagliari da parte della Fondazione Domus de Luna, coinvolta nella gestione operativa dell’iniziativa grazie anche alla partecipazione attiva di Trony nel reperimento e nella distribuzione dei ventilatori. Si ringraziano Ugo Bressanello e Carla Ghiani di Domus de Luna e Luciana Delle Donne di Made in Carcere per la collaborazione e l’impegno profuso per l’iniziativa, i provveditori, i dirigenti e i direttori degli istituti di pena che hanno accolto positivamente e con entusiasmo la proposta della Fondazione con il Sud collaborando affinché potesse concretizzarsi velocemente.
I dispositivi donati dalla Fondazione Con il Sud andranno ad oltre 40 istituti penali e strutture con popolazione maschile, femminile, minorile e in particolare:
nelle Case circondariali di Matera, Potenza, Melfi, San Severo, Trani, Taranto, Lecce, Sassari, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Caltanissetta, Castelvetrano, Gela, Giarre, Piazza Armerina, Ragusa, “P. Di Lorenzo” di Agrigento, “Piazza Lanza” di Catania, “Bicocca” di Catania, “L. Bodenza” di Enna, “A. Lorusso – Pagliarelli” di Palermo, “A. Burrafato” di Termini Imerese, “P. Cerulli” di Trapani, “Antimo Graziano” di Avellino, “Michele Gaglione” di Benevento, “Giuseppe Salvia” di Napoli Poggioreale, “Antonio Caputo” di Salerno, “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere; nelle Case di reclusione di Oristano, Palermo Ucciardone, Augusta, Favignana, Noto, San Cataldo, Sciacca, Siracusa; negli Istituti Penali Minorili di Nisida e di Airola e nelle Sartorie esterne e officine creative di Lecce e Lequile.

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