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Sostegno: 600 euro per fare ricorso. Anffas all’attacco

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ROMA. E’ “Ingiustificato ed inaccettabile” il contributo unificato di 600 euro richiesto alle famiglie che ricorrono ai Tribunali per veder assicurato il diritto dei propri ragazzi con disabilità ad usufruire delle ore di sostegno. Così il presidente dell’Anffas, Roberto Speziale, interviene sulla circolare emessa dal Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa – dopo le modifiche introdotte a luglio dal governo – in cui si richiede il versamento del contributo unificato di 600 euro per ricorrere all’autorità giudiziaria amministrativa in relazione all’illegittima ed insufficiente assegnazione di docenza di sostegno per gli alunni con disabilità.
 UN DIRITTO NEGATO – “Il diritto del disabile all’istruzione – afferma Speziale – si configura come un diritto fondamentale la cui fruizione è assicurata attraverso misure di integrazione e sostegno idonee a garantire la frequenza degli istituti d’istruzione”. Eppure oggi “in Italia sono tantissimi i casi di famiglie costrette a ricorrere ai Tribunali per veder assicurato il diritto dei propri ragazzi con disabilità ad usufruire, per un numero di ore adeguato alle loro esigenze, della docenza specializzata di sostegno”.    L’Anffas si pronuncia contro il pagamento, affermando che “se proprio risulti indispensabile un pagamento, si potrebbe far effettuare il versamento di un contributo unificato pari a 37 euro, così come previsto per alcune ipotesi di controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria .

di Francesco De Stefano

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