Connettiti con noi

Notizie

A Lucera i detenuti giocano a pallavolo

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

pallavoloFOGGIA – Per i detenuti del carcere di Lucera l’aggettivo “libero” rappresenta il sogno, la possibilità di riscatto, il futuro. Ma da qualche settimana il termine “libero” è entrato di diritto nel vocabolario delle parole più usate anche per altre ragioni. «Perché imparando a giocare a pallavolo hanno scoperto l’esistenza del ruolo di Libero, una figura particolarmente importante nel campo da volley che per loro fino a poco tempo fa rappresentava ben altra cosa». E’ uno degli aneddoti raccontanti da Erminio Patt, presidente del Comitato Provinciale Federazione Italiana Pallavolo di Foggia, che ha promosso un’attività di «socializzazione, di rispetto delle regole, di spirito di squadra» coinvolgendo, per il momento, 16 detenuti della casa circondariale di Lucera in un corso di avviamento alla pratica della pallavolo.
IL PROGETTO – Il progetto, sostenuto dall’Amministrazione Penitenziaria del centro svevo, è stato suddiviso in due parti. Una sezione teorica, affidata agli arbitri Riccardo Zingaro e Giancarlo Magno, «che in cinque incontri hanno illustrato al gruppo dei partecipanti le regole di gioco, i ruoli da rispettare in campo e l’importanza della figura dell’arbitro. Quest’ultima, – prosegue Patt – anche grazie all’ausilio di video e di filmati, ha attirato l’attenzione di alcuni detenuti ed una delle nostre speranze è che qualcuno di loro, una volta scontata la pena, voglia avvicinarsi all’attività dell’arbitro». Ma non solo. Perché la sezione tecnica, affidata agli allenatori Rosario Ravalli e Giulio Patt, farà entrare i 16 giocatori nel vivo di questo sport. E così, termini come schiacciata, ricezione, muro, bagher passeranno dalla teoria alla pratica. «L’obiettivo è di organizzare un torneo di volley fra i detenuti che hanno preso parte al corso e, allo stesso tempo, di poter ospitare all’interno del carcere le squadre della provincia di Foggia under 17 per poter giocare qualche partita, per potersi confrontare in un clima di condivisione e amicizia».
IL CAMPO NEL CORTILE – E non avendo una palestra da impiegare per questa finalità sportiva, nel cortile del carcere di Lucera sarà tracciato il campo di pallavolo e montata la rete di gioco. Giocare all’aperto, dunque, si rivelerà anche un pretesto per stimolare la curiosità degli altri detenuti. Perché seguire le lezioni teoriche e tecniche «è un modo per trascorrere la giornata dietro le mura del carcere in modo diverso, stando impegnati, approcciandosi a qualcosa che prima non si conosceva. Il nostro intento – evidenzia Patt – è di favorire momenti di socializzazione, di conoscenza delle regole, valorizzando il senso della condivisione, dello stare insieme, tipico dei giochi di squadra come la pallavolo».
RISPETTO DELLE REGOLE – Senza dimenticare, la finalità rieducativa della pena del condannato. Che passa anche attraverso la conoscenza delle regole di uno sport, che non sempre trovano spazio all’interno dei penitenziari. L’idea di dare vita ad un progetto del genere, quindi, è nata nel corso degli anni, quasi per caso. «Confrontandomi con altri presidenti provinciali della Fipav e con amici che svolgono attività di volontariato nei penitenziari – racconta Patt – mi sono accorto che un’iniziativa del genere non era molto presente nei carceri italiani. Ed allora, ho illustrato l’idea al direttore della casa circondariale di Lucera che ha subito mostrato entusiasmo per il progetto». «Chi si trova in carcere deve sapere che in tutti i settori della vita ci sono regole, norme che vanno conosciute e rispettate – ricorda Davide Di Florio, direttore della struttura – . E questa attività della pallavolo è nello stesso tempo tecnica, didattica e pedagogica, in funzione del singolo percorso di risocializzazione e rieducazione innestato nella pena da scontare».

di Emiliano Moccia

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe piacerti

Dall'autore

Gravetti 3 minuti fa

DRUG ITALIA CORRE PER LA RICERCA: AL VIA LA RACCOLTA FONDI

Gravetti 4 ore fa

Marigliano, “AbilMente all’aria aperta”: programma per l’inclusione degli under 18 con disabilità

Gravetti 4 ore fa

“Investire su se stessi”: al CSV Napoli la presentazione del percorso gratuito

Gravetti 4 ore fa

“SEMI DI BENE”: IL BANDO SOLIDALE DI UNICREDIT E CSV NAPOLI PER VOLONTARIATO E RETI SOCIALI

Agenda

medolla 22 ore fa

“In Pellegrinaggio a Gaza”, l’appello a Papa Leone per portare cibo e medicine in Palestina

Gravetti 1 giorno fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 4 giorni fa

“L’invisibile filo rosso”: il film campano presentato a Venezia che accende i riflettori sulla sofferenza psichica

medolla 6 giorni fa

L’Agenda 2030 raccontata, con opere d’arte urbana, sui muri di New York

Salta al contenuto